ROMA (8 agosto) – Di autosospendersi, come aveva consigliato il cardinale Marchisano, non ci pensa proprio. Don Gelmini indagato per presunti abusi sessuali su alcuni ragazzzi ospiti della Comunità Incontro non ne vuole sapere di lasciare il timone. «Quel cardinale dovrebbe dimettersi lui, casomai», è la lapidaria risposta di don Gelmini al Gr2. «E la mia – spiega il sacerdote – non è un’istituzione religiosa, è laica».
Don Gelmini ha anche aggiunto che non farà più dichiarazioni dopo che uno dei suoi difensori ha rimesso il mandato per le sue troppe esternazioni.
L’avvocato Franco Coppi, ha rinunciato all’incarico ritendendo il sacerdote «ingestibile», da qui la scelta di Don Glemini: «Coppi si è dimesso dall’incarico – afferma don Gelmini al Gr2 – perchè dice che “è difficile gestire don Pierino”, per le mie esternazioni. E quindi non voglio fare altre esternazioni». Il sacerdote aggiunge: «io non intendo fare polemiche con nessuno, tanto meno con uomini di Chiesa».
Intanto nella Procura di Terni il lavoro degli inquirenti procede anche se il pm dell’inchiesta Barbara Mazzullo ha precisato: «Non lavoro per apparire sui giornali».«Lasciatemi lavorare». Facendo capire ai cronisti che non le si può chieder di violare il segreto istruttorio e che continua a fare il suo «lavoro» con serenità.
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