<p style="text-align: justify;"><span style="text-decoration: underline;"><b>Facciamo qualche passo indietro e leggiamo le vergognose dichiarazioni del vescovo Egger su don Carli e don Pedrotti. Emerge il ruolo di don Pedrotti come persona informata dei fatti e che tuttavia, come si legge nella sentenza di appello, avrebbe reso dichiarazioni contraddittorie alla Corte.</b></span></p> <p style="text-align: justify;"><a href="http://www.vb33.it/news/se1134414487.htm" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.vb33.it/news/se1134414487.htm</a></p> <p style="text-align: justify;">12-12-2005 20:08 - CRONACA / GIUDIZIARIA Per il vescovo Egger niente indagine interna dopo le accuse a Don Carli</p> <p style="text-align: justify;">Il vescovo non ha ritenuto necessario avviare un indagine conoscitiva interna alla Curia, benché l’abuso sessuali sui minori sia previsto anche dal codice ecclesiastico. E’ il dato più eclatante emerso dall’udienza del processo contro don Giorgio Carli, il sacerdote accusato di violenza carnale nei confronti di una giovane parrocchiana, e che ha visto in mattinata sulla sedia dei testimoni il vescovo della diocesi Bolzano/Bressanone, monsignor Wilhelm Egger il quale nel corso delle indagini preliminari si era avvalso della facoltà di non rispondere richiamandosi al Concordato e all’articolo 200 del codice di procedura penale. Sollecitato dalle domande di procura e parte civile, il vescovo ha ribadito di non aver disposto accertamenti interni in quanto era già in corso quello penale.</p> <p style="text-align: justify;">“<span style="text-decoration: underline;"><b>Non avevo nessun motivo per fare delle indagini” </b></span>– ha detto monsignor Egger specificando che <span style="text-decoration: underline;"><b>il trasferimento di don Carli dalla parrocchia di San Pio Decimo dove secondo l’accusa si sarebbero svolte le violenza sessuali a danno di una bambina che allora aveva appena 9 anni, non aveva nulla a che vedere con i fatti denunciati dalla presunta vittima. </b></span><span style="text-decoration: underline;"><b>E non c’entrerebbero nulla nemmeno le dimissioni dell’allora parroco di san Pio Decimo don Gabriele Pedrotti dall’importante carica di vicario generale.</b></span></p> <p style="text-align: justify;"><b>Il vescovo </b>ha ribadito di non aver mai avuto sospetti o ricevuto notizie dei presunti abusi sessuali prima dell’arresto di don Carli ed <span style="text-decoration: underline;"><b>ha rifiutato di riferire in aula, avvalendosi del segreto professionale, dei colloqui avuti con le persone e tanto meno quelli con don Gabriele Pedrotti</b></span> del quale, ha detto di non essere mai stato a conoscenza di una presunta relazione con una parrocchiana separata. La parte civile ha chiesto l’acquisizione agli atti del processo dei fascicoli di don Giorgio Carli e don Gabriele Pedrotti contenuti nell’archivio segreto della Curia.</p> <p style="text-align: justify;">Dopo il vescovo ha deposto l’imputato. Don Giorgio Carli, tranquillo e sorridente, ha negato decisamente di aver mai solo pensato di poter violentare chicchessia, specificando di non aver mai avuto rapporti sessuali con nessuno né prima né dopo il voto di castità.</p>