PEDOFILIA E RICATTI, CONDANNA DEFINITIVA PER IL CAPO SCOUT DI TERRACINA
Quando l’imputato non propone impugnazione contro la sentenza di condanna, la pena irrogata è ulteriormente ridotta nella misura di un sesto dal giudice dell’esecuzione. A ...
Quando l’imputato non propone impugnazione contro la sentenza di condanna, la pena irrogata è ulteriormente ridotta nella misura di un sesto dal giudice dell’esecuzione. A ...
Problemi psichici curati con un esorcismo che, vista la condanna definitiva, andò ben oltre la pratica per contrastare il demonio. ...
Come era prevedibile il processo di secondo grado nei confronti di don Federico De Bianchi (difeso dagli avvocati Stefano Trubian ...
La condanna in primo grado era arrivata a luglio 2024: 12 anni di reclusione per l'ex professore di religione Alessandro Frateschi, riconosciuto ...
Tre giornate dedicate al Premio Nazionale Lea Garofalo, la giovane donna di origine calabrese che si è ribellata alla 'ndrangheta, diventando ...
In Italia oltre quattromilaquattrocento persone hanno segnalato abusi sessuali commessi da sacerdoti o religiosi. È uno dei dati che emergono ...
Rete l'Abuso ha diffuso il secondo aggiornamento del proprio report nazionale che, attraverso un lavoro certosino, testimonianze, storie e denunce, ...
Aveva diciannove anni, ma per la giudice che lo ha condannato era pienamente consapevole di quanto aveva commesso. Sette anni ...
Arriva la condanna a 16 anni e 2 mesi per il santone Pietro Capuana. Alla lettura della sentenza piangono le vittime dell’ultraottantenne ex bancario, accusato di abusi sessuali su diverse ...
Milano, 2 ottobre 2025 – C’è il nome di don Emanuele Tempesta, ex parroco vicario di Busto Garolfo che dopo la condanna ...
Invoca la condanna la Procura di Messina, alla fine del processo al prete accusato di violenza da una migrante tunisina ...
Capua / Ercolano – “Andiamo a fare l’amore poi ti do il regalo”, è una delle frasi che spesso il parroco ...
Stiamo effettuando dei lavori di manutenzione straordinaria ai nostri portali che si protrarranno per diversi giorni.
Tutti gli ACCOUNT utenti al momento sono stati volutamente congelati dai nostri tecnici, quindi non potrete momentaneamente accedere.
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Fino a termine lavori saranno possibili interruzzioni totali del servizio o di alcuni servizi del Portale.
Tutti i servizi di MAIL e WEBMAIL restano attivi senza disagi.
Ci scusiamo per i disagi.
La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso