Monsignor Gustavo Zanchetta, l’ex vescovo di Oran amico di papa Francesco, è stato rilasciato oggi dalla giustizia argentina. Il presule stava scontando una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per abuso sessuale continuato ai danni di due seminaristi e aggravato dal fatto che è stato commesso da un ministro di culto pronunciata nel 2022.
La Corte d’appello di Salta ha ora concesso al vescovo argentino la libertà condizionale.
La sentenza del tribunale sta provocando molte proteste nella comunità locale già indignata per come Zanchetta ha scontato questi anni di condanna tra arresti domiciliari nei monasteri e poi la partenza per Roma nel novembre del 2024 con l’autorizzazione a sottoporsi a cure mediche per un problema di salute.
La permanenza però si era prolungata fino ad inizio giugno. All’inizio del nuovo pontificato Zanchetta aveva fatto le valigie ed era tornato in Argentina ma poco dopo aveva ottenuto la libertà vigilata. Il caso Zanchetta aveva suscitato grande scandalo nel 2017 quando Bergoglio, cinque mesi dopo le sue strane dimissioni dalla guida della diocesi di Orán, aveva creato per lui la carica di assessore dell’Apsa.
Nel gennaio del 2019 la giornalista argentina Silvia Noviasky su “El Tribuno” aveva rivelato le accuse contro di lui e la Santa Sede si era dovuta difendere dicendo che al momento della nomina all’Apsa non erano note accuse di abusi sessuali contro di lui ma solo di autoritarismo.
Un documento dei vicari generali e del rettore del seminario locale avevano però segnalato strani comportamenti coi seminaristi già nel 2016. Zanchetta ha lasciato il Vaticano nel 2021 per tornare in Argentina ed essere giudicato fino alla condanna del 2022.
https://www.iltempo.it/attualita/2025/09/26/news/gustavo-zanchetta-rilasciato-vescovo-amico-bergoglio-condannato-abusi-44280039/
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