“Un dibattito imbarazzante” quello andato in scena in Consiglio: promettono battaglia le opposizioni sul caso del 27enne sammarinese condannato per violenza su minori. Rf, Rete e Dml accusano Governo e maggioranza di aver gestito la questione in “modo approssimativo”. “Verrà insabbiato tutto”, prevedono le minoranze che spingono per individuare chi non ha impedito al sammarinese di continuare le sue attività con minori.
“Tutti hanno detto che bisognava chiedere scusa – afferma Gaetano Troina di Dml – ma non si è capito di chi sia la responsabilità”. “Imbarazzante poi – prosegue il consigliere – la conclusione in replica del segretario alla Giustizia Canti il quale ha ribaltato la responsabilità, addirittura, sui genitori di questi poveri ragazzi che non avrebbero denunciato il fatto a San Marino”.
“Vogliamo sapere se c’è stata inerzia e da parte di chi – aggiunge Nicola Renzi (Rf) -. Necessario accertare se le leggi c’erano e se qualcuno non le ha applicate”. Bocciato da Rf, Rete e Dml l’ordine del giorno con la proposta di una commissione tecnico-amministrativa che, per le minoranze, non sarà efficace, vista la mancanza di poteri per “svolgere indagini complete”. Renzi invita poi a rendere noti altri possibili casi dopo che in Aula, spiega, c’è chi ha parlato dell’ipotesi di vicende simili nella scuola.
“I cittadini sono indignati”, rimarca Emanuele Santi di Rete che accusa il Governo di non aver agito nonostante, spiega, già dal 2 luglio fosse a conoscenza della condanna. Libera e Psd hanno preso posizioni audaci, affermano le opposizioni, salvo poi “chinare la testa” in favore degli alleati. “Per non attribuire la responsabilità politica all’una o all’altra forza di maggioranza – conclude Troina (Dml) – l’unica soluzione possibile è far finta che non sia accaduto nulla“.
Nel servizio l’intervista a Gaetano Troina (Domani Motus Liberi)
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