Padre Andrea Melis, parroco e preside della scuola Assarotti di Genova, è stato arrestato poiché accusato di aver compiuto abusi sessuali su un chierichetto 12enne ed un ex studente in cambio di regali. Le accuse a suo carico sono di violenza sessuale su minorenne, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata.
Come riportato da Il Secolo xix, il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari dopo che lo stesso religioso ha accettato di seguire cure specifiche per i sexual offender in una comunità speciale dell’Umbria che opera sotto la supervisione della Cei, conferenza episcopale italiana.
L’appello di Papa Francesco: “Condannare e curare”
La scarcerazione di Padre Andrea Melis arriva pochi giorni dopo l’intervento di Papa Francesco che dal Belgio aveva invitato i vescovi a “denunciare gli abusi compiuti dai religiosi” ma aveva invocato per gli autori “una cura pastorale”. Il sacerdote è pronto ora, secondo i suoi legali, ad “intraprendere un percorso terapeutico in una comunità ecclesiastica umbra”.
Le accuse e i precedenti
Come è emerso dalle indagini, coordinate dal pm Federico Panichi, la vittima era un ragazzino che faceva il chierichetto. A far scattare le indagini una denuncia sporta della madre della vittima. Nel corso dell’inchiesta era anche emerso come lo stesso sacerdote fosse sieropositivo.
Padre Andrea Melis compiva atti sessuali con il minore, in cambio di regali e denaro. Ricariche sulla Postapay, abiti griffati e videogiochi: questi erano solo alcuni dei doni che il giovane riceveva dopo le violenze. Molto del materiale, come abiti firmati e altro, è stato sequestrato nell’abitazione di padre Melis. Sotto sequestro anche farmaci per la stimolazione sessuale.
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