Non solo la Germania, non solo l’operato del Papa emerito Ratzinger sotto i riflettori. Il rapporto sugli abusi sessuali nell’arcidiocesi di Monaco dal 1945 al 2019, che ha fatto emergere con drammaticità lo scandalo pedofilia nella Chiesa, potrebbe avere ripercussioni anche in altri Paesi. Spagna e Italia, da sempre “resistenti” a questo tipo di indagini, in primis. Mentre echeggiano ancora le parole di Ratzinger – che ha parlato di vergogna e dolore ma ha anche respinto ancora una volte le accuse di avere taciuto su casi di pedofilia – l’ipotesi di un’indagine tra le nostre canoniche scuote e divide la Chiesa. Tra i dubbi sul se e come procedere, tra opposizioni interne e passi in avanti, tutto è rimandato a dopo l’elezione (a maggio) del nuovo presidente della Cei, il successore del cardinale Gualtiero Bassetti.
“Già da qualche tempo stiamo riflettendo sull’avvio di una ricognizione approfondita e seria della situazione italiana. Intanto, vogliamo raccogliere le informazioni che arrivano dai nostri Servizi diocesani per la tutela dei minori, per avere un riscontro dell’attività di questa rete del tutto nuova in Italia”, aveva detto al Corsera lo stesso Bassetti, nelle scorse settimane. Bassetti spiegava di volere adotatre un approccio metodologico ”dal basso” per non avere proiezioni o statistiche “ma arrivare ai numeri reali”.
I tempi per un’inchiesta potrebbero quindi essere maturi, anche su sollecitazione di Papa Francesco. “La Chiesa, con l’aiuto di Dio, sta portando avanti con ferma decisione l’impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri, applicando con particolare attenzione e rigore la legislazione canonica prevista”, ha annunciato lo stesso Bergoglio nel corso di un incontro con i partecipanti all’Assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede. “In questa luce ho recentemente proceduto all’aggiornamento delle Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, con il desiderio di rendere più incisiva l’azione giudiziaria – ha aggiunto – . Questa, da sola, non può bastare per arginare il fenomeno, ma costituisce un passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo, emendare il reo”.
Pro indagine anche il cardinale Paolo Lojudice, presule di Siena, e l’arcivescovo di Modena Erio Castellucci, entrambi candidati alla successione di Bassetti. Lojudice, che è presidente dell’Osservatorio per la tutela dei minori “Fonte d’Ismaele”, ha detto al Resto del Carlino che “un’indagine in Italia serve”.
Netto anche il gesuita tedesco padre Hans Zollner, teologo e psicologo, presidente del Centro per la protezione dei minori della Pontificia Università Gregoriana, a cui papa Francesco ha affidato la prevenzione degli abusi sessuali nella Chiesa. “Siamo devastati – ha detto dopo la pubblicazione del rapporto sulla Germania – dalla dimensione numerica e dal proseguimento nel tempo, per decenni, di queste violenze. Siamo sotto choc per il report sulla pedofilia nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga”. Queste inchieste per Zollner “servono, e ne occorrerebbe una anche in Italia”. Anche se “ormai il fenomeno è chiaro: nel mondo in ogni regione tra il 3 e il 5% dei preti è un abusatore. Abbiamo dei criminali fra noi. Per questo dobbiamo ancora fare passi avanti per purificare la Chiesa”.
Numeri spaventosi sono quelli snocciolati da Francesco Zanardi, fondatore e presidente della “Rete l’Abuso”, l’associazione italiana vittime di preti pedofili, all’indomani del dossier sugli abusi commessi dal clero in Germania: “In 15 anni sono 160 i sacerdoti condannati in via definitiva in Italia per pedofilia. Ed è solo la punta dell’iceberg del fenomeno, le vicende emerse”. Il 15 febbraio vedrà la luce il Coordinamento delle associazioni contro gli abusi nella Chiesa cattolica in Italia #ItalyChurchToo.
Mentre in Italia si inizia a ragionare sul tema, in Spagna l’iter sembra più avanti. L’attenzione mediatica è stata alzata anche dal racconto dello scrittore Alejandro Palomas – noto per alcuni suoi libri e per riconoscimenti letterari ottenuti – il quale si è dichiarato, in interviste con diversi media, vittima di pedofilia da parte di un religioso. Secondo l’agenzia Ansa, la Procura generale dello Stato, che coordina le azioni delle procure territoriali, ha chiesto ai vari pubblici ministeri di inviare dati sulle inchieste aperte in materia, in modo da conoscere in termini globali in quali casi si è attivata la giustizia spagnola. Dall’altro è al vaglio dell’organo di gestione della Camera dei deputati l’ammissione di una richiesta avanzata da tre partiti di aprire una commissione d’inchiesta parlamentare sugli abusi nella Chiesa, informa la stampa iberica.
https://www.today.it/cronaca/preti-pedofili-abusi-inchiesta-italia.html
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