Mentre in Italia continuiamo ad ascoltare i “sermoni” dei nostri giornali, i colleghi francesi di Mediapart rivelano in una inchiesta scoop la “meccanica del silenzio” portata avanti da Francesco e da altri 25 vescovi.
Nessun giornale italiano sta parlando della brillante inchiesta condotta da Mediapart e Cash Investigation: 25 vescovi (dei quali 5 ancora in carica) avrebbero coperto 39 uomini di chiesa autori di abusi sessuali per anni ai danni di 339 bambini e bambine. Un’inchiesta già denominata dai media stranieri lo “spotlight francese”.
Questo sta accadendo in Francia, quindi potrebbe non interessare i lettori italiani. Ma forse può interessarci il caso di padre Grassi, il prete “star” argentino, difeso durante tutta la durata del processo da Papa Francesco, che nel 2010 era arcivescovo di Buenos Aires. Persino dopo la condanna di padre Grassi a 15 anni per l’aggressione di due minori, proprio il pontefice ha ordinato una controinchiesta ed ha continuato a “occultare” prove evidenti. Gabriel, una delle vittime, ha dichiarato di essere stato minacciato e di aver subìto il furto di alcuni dei documenti che provavano la colpevolezza del prete. I giudici hanno ammesso per la prima volta ai microfoni di Cash Investigation che si è trattato di un tentativo di influenza della Chiesa.
Il Papa è dunque al centro di una nuova inchiesta. Ma la Chiesa cattolica continua a “esfiltrare”, ovvero a rimuovere discretamente i colpevoli dai luoghi in cui si trovano e aspettare che tutti dimentichino.
Per evitare scandali e sfuggire alle indagini della polizia, infatti, Francesco e i suoi predecessori hanno fatto trasferire dal 1990 più di 90 preti accusati di pedofilia in mete meno illuminate dai riflettori dei media, come l’Africa e la Nuova Guinea.
Mentre sui giornali italiani vengono ripetuti ogni giorno i sermoni di Francesco e si tessono le lodi di un pontefice che lotta contro la pedofilia e “chiede umilmente perdono alle famiglie delle vittime”, solo grazie a inchieste come quella di Mediapart è possibile rintracciare realmente preti pedofili e scoprire che alcuni di questi continuano a svolgere le loro funzioni indisturbati.
Oltre a difendere padre Grassi, Papa Francesco si è schierato dalla parte del Cardinale Barbarin, anche lui a conoscenza di casi di pedofilia e responsabile di averli occultati.
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