PADOVA – Tredici anni, tanti dubbi nella testa. Forse ha sentito la vocazione, forse una voce dall’alto lo ha portato fin dentro quel seminario degli abusi. “Mi ha fatto giurare sulla madonnina” ha raccontato sul banco dei testimoni, a distanza di quasi dieci anni. E ha puntato il dito contro Don Gino Temporin, 67 anni, ex rettore del Seminario vescovile di Padova, quello che lo aveva accolto appena adolescente e in cerca di risposte su quel cammino spirituale, brutalmente interrotto.
L’udienza si è svolta rigorosamente a porte chiuse. Si cerca di mantenere il massimo riserbo su un caso così delicato, ma la sentenza, attesa per luglio, dovrà per forza di cose essere pronunciata pubblicamente. Qualunque essa sia, di colpevolezza o di assoluzione, ci dirà dove sta la verità, almeno quella processuale.
La storia è venuta a galla quando la presunta vittima era ricoverata in un istituto in provincia di Como. La sua “diversità psicofisica” è emersa del tutto nel 2008. In quell’anno sono iniziati i ricoveri in una struttura psichiatrica di Teolo (Padova), e poi ad Appiano Gentile (Como). È stato all’inizio del 2009, durante una seduta psichiatrica, che il giovane ha raccontato della presunta violenza carnale subita in seminario a tredici anni. E anche di “pratiche sessuali in cui era stato coinvolto da altri seminaristi“, si legge nel capo d’imputazione. In seminario, secondo i suoi racconti, le “pratiche sessuali” avvenivano anche tra ragazzi durante la notte.
Ai medici che lo aiutavano a superare il difficile momento, il giovane aveva raccontato che quando aveva 13 anni monsignor Temporin, rettore del seminario minore di Padova, aveva abusato di lui con carezze nelle parti intime, obbligandolo in un caso a subire anche un rapporto sessuale completo.
Era l’agosto 2004 quando don Temporin era stato scelto dal vescovo Antonio Mattiazzo nel ruolo di dirigente scolastico della scuola media paritaria del Seminario minore. In quel periodo si stavano ultimando i lavori delle nuove aule e alle medie del Seminario erano iscritti una cinquantina di alunni. I fatti contestati sarebbero accaduti proprio in quel periodo.
Padova, abusi in seminario Ex rettore a processo: “Mi fece giurare su madonnina”
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