Perché in Italia, la Chiesa non ha ancora disposto un’indagine nazionale come quelle che in Irlanda, Usa, Olanda, Belgio, Australia, Germania etc, hanno consentito di arginare notevolmente la diffusione della pedofilia nel clero? «Perché in Italia non ce n’è bisogno» si sentì rispondere nel 2012 il giornalista Federico Tulli dall’allora portavoce vaticano mons. Federico Lombardi. Per approfondire e verificare l’affermazione di Lombardi, nei due anni successivi Tulli si dedicò a un’inchiesta senza precedenti nel nostro Paese pubblicata nel libro “Chiesa e pedofilia, il caso italiano” (L’Asino d’oro edizioni). Nel volume di 270 pagine, l’autore documenta una sequela impressionante di crimini compiuti da chierici nei confronti di minori che senza soluzione di continuità attraversano tutta la storia d’Italia, dal 1870 ai giorni nostri. Ma questo libro non si limita a smentire, dati alla mano, la superficiale replica dell’ex portavoce del papa. Riannodando i fili con il suo precedente saggio sul tema (“Chiesa e pedofilia”, L’Asino d’oro ed., 2010), avvalendosi del contributo di numerosi esperti (psichiatri, storici, magistrati, psicoterapeuti, filosofi della politica etc), Tulli prosegue il suo viaggio alla ricerca delle radici culturali e ideologiche che da oltre 2mila anni in Occidente legittimano l’abuso psicofisico sui minori. Denunciando e documentando il sistematico annullamento della realtà umana del bambino perpetrato dal pensiero dominante. Fondamentali a tale proposito, le letture della prefazione firmata dalla neonatologa e psicoterapeuta dell’Università di Siena, Maria Gabriella Gatti, e l’intervista finale in cui lo psichiatra Domenico Fargnoli spiega come e perché il prete diventa pedofilo. Una ulteriore originalità del libro consiste nella traduzione integrale delle Conclusioni di una indagine compiuta nei confronti della Santa Sede dal Comitato Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In Italia i media ne hanno parlato poco e male, trasformando quello che è un pesantissimo atto d’accusa senza precedenti in una sterile polemica tra le parti. Tulli invece dimostra che si tratta di un documento indispensabile per capire come mai papa Francesco – come i suoi due predecessori – non ha fatto e non sta facendo nulla di concreto per estirpare il cancro degli abusi dall’interno del mondo ecclesiastico. Di questo e altro ancora, venerdì 28 aprile 2017 (ore 18) si parlerà alla presentazione di “Chiesa e pedofilia, il caso italiano” organizzata dal circolo Uaar di Roma alla libreria Feltrinelli di viale Libia 186. Insieme all’autore sarà presente Francesco Zanardi, presidente e portavoce della “Rete L’ABUSO Onlus” che da anni si batte per denunciare le coperture di cui hanno goduto molti sacerdoti accusati o condannati per abusi su minori e altri reati. Modera l’incontro, lo scrittore Francesco Troccoli (Uaar Roma)
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