La Procura apre un fascicolo, che potrebbe coinvolgere la Curia, dopo un esposto presentato dai legali della Rete L’ABUSO Onlus, corredato da ottanta allegati
La denuncia scaturisce dall’inchiesta argentina su don Corradi, religioso accusato anche a Verona.
Una denuncia dettagliata nella quale compaiono un’ottantina di allegati depositata dalla Rete L’ABUSO Onlus in Procura a Verona alcuni giorni fa, l’apertura di un fascicolo di indagine “a carico di persone da individuare” per il reato di favoreggiamento è stata la prima conseguenza e l’indagine si riferirebbe ai vertici della curia.
Un atto dovuto anche perché nel riassunto degli abusi patiti dagli ex allievi del Provolo, tutti bambini sordomuti, ritorna frequente il nome di don Nicola Corradi, il sacerdote presente nell’istituto veronese all’epoca e poi mandato in Argentina, prima nell’istituto di La Plata e poi a Mendoza dove è stato arrestato alla fine di novembre (ora è ai domiciliari).
Il sacerdote veronese di 82 anni che venne indicato da un ex allievo come uno dei molestatori negli anni settanta, è accusato di aver abusato sessualmente nel periodo compreso tra il 2007 e il 2009, dei minori sordomuti ospiti dell’istituto di Mendoza.
La circostanza che come denuncia la Rete, la curia veronese fosse al corrente, che all’interno del Provolo vi fossero state molestie e abusi in passato ha indotto i firmatari della denuncia a ritenere che “il caso di don Corradi possa essere definito un disatro annunciato”.
Il suo nome infatti era stato indicato da una delle vittime, un ex alunno che fu ritenuto inattendibile dalla commissione Vaticana. Una inattendibilità dichiarata da una commissione sulla quale però pesa un sospetto: il documento con il quale si attestava la data di dimissione dall’istituto della vittima sarebbe stato alterato.
Da qui il resto, ovvero la richiesta di individuare chi fosse il responsabile giuridico al quale don Corradi, assegnato al Provolo, era affidato.
Il Caso era noto alla Santa Sede scrive l’Abuso “nel 2009 era stata fatta un’indagine dalla diocesi, ci fi la commissione voluta dal Vaticano e nel 2014 uscì un video consegnato a Papa Francesco, nell’ottobre di quell’anno in una lettera indirizzata al vescovo Zenti e in copia al Papa comparivano i nomi dei 14 sacerdoti accusati di molestie e tra questi don Corradi”.
Ora l’indagine a Verona.
- M.
L’ARENA del 14 gennaio 2017
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