Una task force internazionale anti pedofilia e pedopornografia senza precedenti. Questo il risultato di due settimane di lavoro della Victim identification task force (Vidtf) presso il quartier generale di Europol, a L’Aja. Dodici esperti provenienti da altrettanti Stati membri Ue (tra cui l’Italia) hanno siglato un accordo operativo di cooperazione giudiziaria con Interpol, l’Fbi e l’Ice degli Stati Uniti e gli omologhi di Australia e Canada per identificare i minori vittime dello sfruttamento e abuso sessuale. L’accordo prevede la messa in comune delle tecniche investigative più all’avanguardia, e la condivisione dei dati ottenuti dallo studio delle immagini in Rete all’interno di gruppi di lavoro ad hoc. L’Italia ha messo a disposizione operatori specializzati del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), e gli altri paesi europei aderenti sono Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Olanda, Romania e Svezia. Oltre 250 sequenze riguardanti abusi sessuali su minori contenuti su file di immagini e video sono state caricate nel database dell’Interpol denominato Child sexual exploitation, nel quale sono state aggiunte 300 sequenze a serie di immagini riguardanti singole vittime già esistenti nello stesso database. Inoltre Interpol ha distribuito pacchetti di intelligence a diversi paesi, per aiutarli a identificare le vittime e sono «già in stato avanzato tutta una serie di indagini che presto permetteranno di ottenere risultati positivi nell’individuazione dei responsabili».
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