Francesco Zanardi, Portavoce ‘Rete L’Abuso – Onlus’, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Buio in sala”, condotta da Piercarlo Fabi su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“Nel 2004 –ha affermato Zanardi-, il cardinale Joseph Ratzinger fu portato alla sbarra, perché mentre il gruppo Spotlight stava indagando sugli abusi sessuali su minori perpetrati da sacerdoti negli Stati Uniti, lui e Bertone decisero di scrivere ai vescovi di tutto il mondo dicendo che la direttiva del 1962 era tuttora in vigore. Quella direttiva chiede alle gerarchie ecclesiastiche di mantenere il segreto su abusi sessuali da parte del clero. Poi Ratzinger fu provvidenzialmente eletto Papa e la prima cosa che fece fu quella di chiedere a Bush l’immunità diplomatica come capo di Stato per non essere processato. Questa notizia in Italia non ha avuto quasi alcuna eco”.
Il tribunale speciale voluto da Papa Francesco. “Ben vengano le linee guida di Bergoglio –ha affermato Zanardi-, ben vengano i tribunali vaticani. Però il Vaticano deve avere l’obbligo di denuncia quando un prete commette un reato sul suolo italiano, perché i processi canonici voluti da Bergoglio prevedono la scomunica come massimo della pena. Quindi il prete pedofilo non fa neanche un giorno di carcere. La vittima non viene assistita quindi, anche se questi tribunali non fossero una farsa, il risultato è lo stesso di prima”.
Fonte: Radio Cusano Campus
http://www.iltabloid.it/blog/2016/02/25/preti-pedofili-zanardi-portavoce-rete-labuso-onlus-il-tribunale-speciale-voluto-da-papa-francesco-e-inefficace-ecco-perche/
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