PROTESTA. In piazza Bra manifestazione nazionale delle vittime di violenza sessuale. Il caso era esploso due anni fa. I sordomuti: «La Chiesa copre i religiosi». Il giudice Sannite a Matrix: «A Verona tre sacerdoti hanno ammesso gli abusi»
02/07/2011
La manifestazione nazionale sordomuti contro i preti pedofili FOTO MARCHIORI
Una lunghissima corda, il filo al quale tutti si sono aggrappati percorrendo via Provolo, via Roma per arrivare infine in Bra. Un filo che ha legato gli ex allievi dell’istituto sordi Provolo ai rappresentanti dell’unione atei e agnostici razionalisti di Verona i parlamentari radicali Turco e Farina Coscioni, Pontesilli, segretario di Anticlericale.net, di associazioni come La colpa e Survivor’s voice europe. Un corteo che per la seconda volta è stato organizzato a Verona, per sostenere chi ha denunciato di aver subito violenze sessuali e fisiche e per chiedere che la Chiesa non protegga i sacerdoti che hanno commesso abusi.
Da una parte loro, gli ex allievi sordi che dagli anni Cinquanta e fino al 1984 frequentarono il Provolo, loro e i racconti di attenzioni morbose, di percosse e umiliazioni, dall’altra la richiesta che oltrepassa il confine della città e arriva a Roma, al Vaticano.
«Chiediamo che i cattolici italiani che hanno subito violenze da parte di religiosi siano trattati come i cattolici americani, belgi, inglesi», l’intervento del deputato Maurizio Turco, «che alle vittime di abusi italiane sia riconosciuto il diritto alla verità, che possano avere accesso agli atti redatti da commissioni indipendenti». Una marcia non solo per gli ex allievi del Provolo, una giornata per ricordare le altre vittime di religiosi pedofili. «È arrivato il momento di fare uno scatto in avanti, il silenzio deve smettere ed è indispensabile conoscere gli atti redatti dalle commissioni», ha aggiunto Carlo Pontesilli, «da sempre il nostro sostegno va a chi ha subìto e la cui vita è stata sconvolta».
Quel filo retto da un centinaio di mani, legati gli uni agli altri e che rappresenta il simbolo di una richiesta, l’ennesima al Vaticano, avanzata dagli ex allievi dell’istituto veronese: «Roma si esprima in fretta dopo che la commissione curiale istituita nel 2010 e presieduta dal dottor Mario Sannite (il magistrato già presidente della sezione penale del tribunale di Verona, ndr) ha ascoltato le vittime». Un silenzio che per gli ex allievi del Provolo diventa ancor più difficile da accettare dopo che in maggio, nel corso di una puntata di Matrix dedicata alla pedofilia, il dottor Sannite dichiarò che «almeno tre tra preti e religiosi avevano commesso abusi. Alla commissione i sordi hanno fatto il nome dei preti e dei fratelli laici coinvolti: questi», sostengono gli ex allievi, «sono ancora all’istituto e nessun provvedimento nei loro confronti è stato preso». Chiedono che crolli quel «muro di omertà» che li offende, quel muro che si incrinò nel 2009, quando i racconti degli ex allievi vennero pubblicati. E da allora aspettano.
http://www.larena.it/stories/Home/266449_p…preti_pedofili/
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