“Non è detto che sia la cosa migliore per le potenziali vittime”
Se “molti chiedono che i sacerdoti cattolici colpevoli di pedofilia, oltre alla condanna, vengano ridotti allo stato laicale, accusando il Vaticano di non aver proceduto in tal senso”, secondo ‘Civiltà cattolica’, quindicinale dei gesuiti pubblicato con l’imprimatur della Segreteria di Stato vaticana, non sempre la riduzione allo stato laicale dei sacerdoti è una buona idea. In un articolo dedicato alla pedofilia, due gesuiti che insegnano psicologia presso la Pontificia università Gregoriana di Roma, Giovanni Cucci e Hans Zollner, scrivono che la dimissione dallo stato clericale “può essere una procedura doverosa, prevista dal Codice di diritto canonico, ma non è detto che sia la cosa migliore per le potenziali vittime, i bambini, e per lo stesso abusatore, che spesso ritorna in società senza alcun controllo e, lasciato a se stesso, torna a commetere abusi. Questo è stato il caso di James Porter, sacerdote della diocesi di Fall River (Massachusetts): una volta dimesso, non fu affato perseguitato dalle autorità civili, si sposò e poco dopo venne incriminato per le molestie commesse verso la baby sitter dei figli”.
http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/4_eprile/29/pedofilia_civilta_cattolica_spretare_non_sempre_buona_idea,24083969.html
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