<p style="text-align: justify;">Perugia, 1 aprile 2010 - Si sarebbe masturbato alla fermata degli autobus, in piazza Partigiani, con la "piena visione" di due adolescenti che l’hanno denunciato. Accadono, accadono anche nella tranquilla Umbria episodi di devianza sessuale destinati a creare problemi al Vaticano. "E’ un fatto molto brutto perché riguarda un sacerdote" chiarisce il pubblico ministero Gianluca Proietti nel corso della requisitoria.</p> <p style="text-align: justify;">I fatti risalgono al 2008 e coinvolgono don Claudio Ballerini, cinquantenne originario di Brescia, prete del nord Italia, già sospeso dal servizio sacerdotale per problemi analoghi dettati - ha sostenuto la sua difesa - anche da problemi di natura psicologica. Il religioso si è trasferito in Umbria: è ospite della Comunità Figli della Misericordia di Collevalenza ("per un processo di rafforzamento dell’identità umana e vocazionale dei sacerdoti") perché sta seguendo un percorso di recupero in un istituto di cura.</p> <p style="text-align: justify;">Nel pomeriggio raggiunge il capoluogo umbro e su una panchina, in pieno giorno, davanti a due ragazzine compie atti di autoerotismo. Ha un giornale in mano e sembra che in parte tenti di nascondersi ma le sedicenni, spaventate, avvertono subito il 113. Una pattuglia della squadra volante identifica immediatamente il religioso che è in abiti civili e lo denuncia per atti osceni in luogo pubblico. Non è la prima volta.<b> Nel 2002 si beccò una multa, nel 2006 il tribunale di Verona lo condannò a 6 mesi per lo stesso reato e la Curia, presso cui prestava servizio, lo sospese.</b></p> <p style="text-align: justify;">Ieri l’ultima tappa del processo che si è svolto con il rito abbreviato davanti al giudice monocratico del tribunale di Perugia, Anna Rita Cataldo. Il pm aveva sollecitato una condanna a un anno di reclusione sostenendo la piena responsabilità del religioso i suoi precedenti e chiedendosi se siano state fatte segnalazioni al Vaticano sul comportamento dell’ecclasiasta. La difesa invece, puntando sui problemi di salute psichica dell’imputato ne aveva chiesto l’assoluzione. "Siamo ai limiti della sussistenza del reato".</p> http://lanazione.ilsole24ore.com/umbria/cronaca/2010/04/01/312566-atti_osceni_davanti_minori.shtml <p style="text-align: justify;"><strong><i>Don Ballerini (a sx), l’Assessore Parolini con il Sindaco di Lodrino Bruno Bettinsoli e (a dx) il Sindaco di Borgosatollo, Bellotto (foto Marta Bertussi)</i></strong></p> <p style="text-align: justify;">Lodrino abbraccia Don Claudio Don Claudio Ballerini, lasciato Borgosatollo ove era vicario dal 1998, ha fatto il suo ingresso ufficiale nella comunità lodrinese</p> <p style="text-align: justify;">Nato nel 1961 a Brescia e diventato sacerdote nel 1986, don Claudio Ballerini è stato curato a Santo Spirito fino al 1991; è poi Vicerettore e Padre Spirituale in Seminario fino al 1998. è stato vicario a Borgosatollo. Don Ballerini succede a don Sandro Gorni ora trasferito a Virle Treponti. I nuovi parrocchiani di don Ballerini si erano preparati a questo avvenimento con una settimana di particolari preghiere, aiutati nella riflessione anche da don Claudio Paganini (responsabile in diocesi degli oratori) e dal vicario episcopale monsignor Fortunato Spertini. La settimana era culminata nell’adorazione eucaristica del venerdì sera. Non solo: la gente di Lodrino aveva anche avuto l’occasione, tramite un’uscita speciale del bollettino parrocchiale, di conoscere le considerazioni del vescovo Giulio Sanguineti, di don Ballerini stesso, di don Roberto Zanini (il vicario zonale che ne ha preparato l’ingresso), di don Bresciani (collaboratore di don Claudio in Seminario), del sindaco Bruno Bettinsoli, del Consiglio pastorale, delle suore e di alcune associazioni. Tutto ciò ha fatto da preludio alla festa di domenica 24 aprile. Da Borgosatollo sono partiti due autobus, carichi di fedeli (tra i quali il sindaco Alberto Bellotto) che hanno accompagnato il loro curato in Valtrompia nonostante la pioggia e la giornata non certo primaverile. La prima tappa della giornata di accoglienza è stata vissuta nella frazione di Invico nel primo pomeriggio, quando parroco e fedeli hanno visitato la chiesa di S. Rocco; successivamente presso il monumento ai caduti i sindaci Bellotto e Bettinsoli hanno salutato don Ballerini, l’uno per il commiato e l’altro per il benvenuto, auspicando una positiva collaborazione tra la società civile e quella cristiana. Il suggestivo rito della “immissione” è stato poi officiato da don Zanini nella chiesa parrocchiale, ove è stata anche concelebrata la Messa dai sacerdoti dell’Alta Valtrompia. La cerimonia, seguita da moltissime persone, è stata accompagnata dalla banda Santa Cecilia. I festeggiamenti si sono conclusi nel teatro di Lodrino, con la messa in scena della commedia dialettale “Preòst per tre dè”.</p> <p style="text-align: justify;">Claudio Cazzago</p> http://www.ilvaltrompianews.it/index.php?IdEdi=17