Bregantini difende Don Felix Una vicenda, quella di don Felix Cini, che ha scosso Cercemaggiore.
Ora tutti sanno che il prete maltese, che da un anno e 4 mesi celebra messa e fa catechismo in paese, è stato condannato per molestie sessuali nei confronti di alcuni minorenni, nella provincia di Grosseto.
Ha patteggiato e scontato la pena in una comunità a Trento. Una notizia che ha creato trambusto nella comunità, c’è chi è preoccupato e chi invece si schiera a spada tratta a difesa di Don Felix. Sulla questione interviene l’arcivescovo di Campobasso Bojano, Giancarlo Bregantini.
“Ad un sacerdote, nel cui passato compare un’ombra, anche se controversa – dice il presule – è stata offerta la possibilità di un riscatto che gli restituisse dignità e credibilità. Di questascelta – continua – assunta con il vescovo di Grosseto, e informandone la Santa Sede, sarebbe singolare fare una colpa alla Chiesa di Cristo, maestro di perdono e di speranza”.
Bregantini poi precisa che don Felix, a Cercemaggiore, ha solo un ruolo di appoggio all’anziano prete e che non è stato nominato parroco, né vice parroco. “Il suo comportamento però – dice ancora l’arcivescovo – è stato sempre corretto, anzi, egli ha raccolto intorno a sé il consenso e la stima di larga parte dei fedeli. La fiducia riposta in lui, dunque – sottolinea – è stata ricompensata”. A quanti si chiedono perchè si è taciuto sul passato di don Felix Bregantini spiega che la risposta è nella “necessaria discrezione che accompagna ogni opera di recupero morale di un fratello al quale l’amore di Cristo – mediato dalla nostra povertà di uomini – si dona per risalire dal buio alla luce. Nessuno dunque ha tradito Cercemaggiore, per questo – rimarca l’arcivescovo – serenamente respingiamo l’accusa di avere scelto la via del silenzio strategico o della leggerezza colpevole. La via scelta è quella del Vangelo, che – conclude Bregantini – non è esente da rischi, ma per la Chiesa non ci sono altre strade, perché la misericordia avrà sempre la meglio sul giudizio”.
red [19/12/2009]
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