MARILÙ MUSTO – È stata fissata per il diciannove dicembre l’udienza preliminare nella quale il gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere deciderà se ci sono sufficienti e idonei elementi di prova per sostenere in dibattimento l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di don Marco Cerullo, sorpreso in una campagna dai carabinieri di Casal Di Principe il diciannove dicembre del 2007 con un suo alunno in atteggiamenti intimi.
Non si esclude che il difensore del sacerdote possa chiedere il rito abbreviato che permetterà a don Marco, arrestato a dicembre, di beneficiare dello sconto di pena di un terzo ammettendo, però, le colpe. In questo modo la pena da scontare potrebbe essere al di sotto dei sei anni di carcere o di domiciliari.
Gli avvocati difensori della vittima di undici anni, Costantino Puocci e Sergio Cavaliere, chiederanno, per conto della famiglia del bambino, la costruzione di parte civile. In pratica reclameranno un risarcimento di danni morali e materiali subiti dal minore. Don Marco Cerullo, trentaquattro anni, insegnante di religione nella scuola media di Villa Literno e viceparroco nella chiesa del Santissimo Salvatore a Casal Di Principe, da un anno, è agli arresti domiciliari in una comunità religiosa del basso Lazio mai resa nota dalla curia. La diocesi di Aversa non ha mai commentato le accuse di pedofilia rivolte al giovane sacerdote colto in flagrante dai carabinieri. Alcune indiscrezioni fanno trapelare, ora, che don Marco non ha mai chiesto scusa alla famiglia del suo alunno, né è mai tornato a Casal Di Principe per prendere le sue cose dalla sua stanza in parrocchia.
Dalle confessioni del ragazzo sarebbe emerso che le attenzioni dell’insegnante di religione erano rivolte non solo a lui, ma anche ad altri alunni che, però, non hanno mai denunciato l’accaduto. Non solo. In sede di incidente probatorio è emerso che con il pretesto di una pizza o di una visita al seminario vescovile di Aversa o in una festa di compleanno, il sacerdote avrebbe cercato di adescare l’alunno facendolo sentire privilegiato. La presunta inclinazione sessuale è venuta allo scoperto solo a dicembre scorso quando i ragazzi della scuola media ed elementare di Villa Literno erano intenti a preparare un progetto sul Natale.
A don Marco servivano i pastelli per colorare un albero. Così pensò di andarli a comprare in una cartoleria vicina e di portare con sé il ragazzo di undici anni. Alla cartoleria, però, don Marco non arrivò mai. Si fermò in una strada sterrata tra Cancello Arnone e Casal Di Principe e, stando al racconto della vittima, abusò di lui. In caserma il sacerdote pianse davanti ai carabinieri che lo interrogarono ammettendo, probabilmente, il fatto. Solo in seguito pare abbia dichiarato che si trattava solo di un abbraccio affettuoso. Don Marco venne arrestato, ma uscì di prigione venti giorni dopo. Da allora il ragazzo ha intrapreso una terapia ed è stato aiutato dalla famiglia a superare il trauma.
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