PEDOFILIA E RICATTI, CONDANNA DEFINITIVA PER IL CAPO SCOUT DI TERRACINA
Quando l’imputato non propone impugnazione contro la sentenza di condanna, la pena irrogata è ulteriormente ridotta nella misura di un sesto dal giudice dell’esecuzione. A ...
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Un episodio che ha lasciato sbalordita la comunità cattolica di Pearl River, in Louisiana, ha visto protagonista il sacerdote Travis ...
Problemi psichici curati con un esorcismo che, vista la condanna definitiva, andò ben oltre la pratica per contrastare il demonio. ...
Una storia molto particolare e assai delicata. Una vicenda che è stata alla ribalta per parecchio tempo, cominciata nel 2018 e andata ...
Introduzione Agli inizi degli anni ‘60 del secolo scorso, il sacerdote G. A. fu condannato a due anni di carcere ...
Come era prevedibile il processo di secondo grado nei confronti di don Federico De Bianchi (difeso dagli avvocati Stefano Trubian ...
Il Tribunale di Brescia ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione un professore di religione 40enne, che ...
La condanna in primo grado era arrivata a luglio 2024: 12 anni di reclusione per l'ex professore di religione Alessandro Frateschi, riconosciuto ...
La Chiesa sarà tenuta “a denunciare alle autorità di perseguimento penale al più presto, ma al più tardi entro 30 ...
Dieci vittime di abusi sessuali nell'arcidiocesi di Baltimora hanno testimoniato mercoledì in tribunale federale e molte hanno espresso frustrazione per ...
Negli ultimi 25 anni i casi di abusi sessuali per mano del clero in Liguria sono stati 69, di questi ...
Si è aperto davanti al Tribunale di Enna il processo che vede imputati il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, e il suo vicario giudiziale, don Vincenzo ...
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Ci scusiamo per i disagi.
La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso