Arriva la nuova mappa delle “Diocesi NON sicure” collegata a iCODIS
Dopo la pubblicazione del nuovo database dei casi italiani iCODIS, oggi disponibile nella versione 3.2 che aggiunge nella versione BETA il nuovo sistema di ricerca “Live Search”, abbiamo messo mano anche alla storica mappa dei casi italiani nelle “Diocesi non sicure”.
Cosa cambia?
Forse a colpo d’occhio la nuova mappatura potrebbe risultare più scarna della precedente ma invece, oggi conta più di 1.000 casi contro i precedenti circa 400. Il fatto che risultino apparentemente meno punti sulla mappa, è semplicemente dovuto alla sovrapposizione dei dati, oggi elaborati con più precisione dal Database iCODIS che, in automatico li aggiunge alla nostra mappatura.
Precisione che tuttavia porta a vedere un solo puntino (segnalibro) sulla mappa, mentre invece al di sotto ve ne sono altri che però non sono visibili in questa versione, che a differenza della
precedente, non apre la scheda quando clicchi sul segnalibro, ma apre la scheda quando clicchi sul caso specifico, che trovi elencato nel MENU a sinistra della mappa.
Cambia anche la suddivisione dei casi, prima limitata a 2 categorie, gli indagati – comprendente chi indagato o condannato in 1° o 2° grado – e i condannati in via definitiva.
Oggi invece la trovate suddivisa nei diversi gradi, dalla segnalazione alla condanna definitiva. Gradi che trovate (correlati al nominativo del religioso in oggetto) nel menu a sinistra della mappa dal quale potrete filtrare (semplicemente spuntando la casella) i risultati della scheda personale in base al grado di giudizio del religioso.
Una mappa in aggiornamento costante grazie ai dati del Database iCODIS e grazie soprattutto ai sopravvissuti che hanno creato questo importante sistema database di pubblica informazione. Oggi unico al mondo.