“Prima di tutto sarebbe interessante sapere: chi sono queste vittime che ha incontrato il card. Zuppi? In altri Paesi ci sono varie associazioni di vittime dei preti pedofili, in Italia ci siamo solo noi, e noi di questo incontro non sapevamo nulla”. Esprime stupore, e allo stesso tempo molti dubbi, Francesco Zanardi della Rete l’Abuso, sull’incontro di oggi alla Cei tra il cardinale presidente Matteo M. Zuppi e alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti da chierici e operatori pastorali in ambito ecclesiale.
“Mi sembra una cosa molto propagandistica – dice Zanardi all’ANSA -. Se vogliamo dirlo, l’anno scorso Zuppi a Bologna mi ha incontrato due volte. E ora la Cei se ne esce con questa cosa. Ma la domanda è: che cosa farà in concreto per queste persone?”. “Noi li abbiamo denunciati, al governo, all’Unione Europea e all’Onu, in quanto garante per i diritti dell’infanzia – ricorda Zanardi -.
Il card.Zuppi dichiara che ci sono gli sportelli, ma allo stesso tempo ammette anche l’omissione di denuncia, che è un reato, dicendo che non passerà i dati alla magistratura”. “Finora in Italia le nostre denunce su questi aspetti sono state ignorate – aggiunge il leader di Rete l’Abuso -, è per questo che siamo andati agli organi sovranazionali, come l’Ue e l’Onu”.
Per quanto riguarda invece l’Osservatorio annunciato dalla Cei, composto da vittime di abuso e loro familiari, Zanardi lo definisce “un escamotage con cui loro in realtà vanno contro le vittime, le combattono”. “Se vogliamo fare gli ipocriti c’è spazio per tutti – rincara il responsabile dell’associazione -, ma sono vent’anni che ci muoviamo in questo campo e non c’è una sola vittima che ringrazi la Chiesa. Quindi qualche domanda me la faccio”. (ANSA).
GR/ S0A QBXB
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