Il sacerdote sospeso da ogni mansione dopo lo scandalo di pedofilia che lo ha visto al centro di storie di abusi sessuali su minori è stato trasferito a Roma, nella cosiddetta “clinica per preti”, L’oasi di Elim del Santuario del Divino Amore della Capitale, un istituto da 12 posti creato proprio per il sostegno psicologico del clero.
Un luogo dove curarsi e dove ritrovare la propria vocazione, dopo aver sbagliato e, nel caso dell’ex prelato di Pisa, dopo non aver negato le responsabilità a lui attribuite. Per lui non ci sarà nessun processo penale perché i reati sono ormai prescritti ma si svolgerà presso il Tribunale di Pisa una causa di risarcimento danni che coinvolge alcune vittime. In 4 infatti sarebbero pronti a chiedere i danni per gli abusi sessuali e le violenze subite quando erano bambini o appena adolescenti.
Una comunità, quella pisana, e non solo, scossa nel profondo, ma non bisogna perdere la speranza. Il monsignore dell’Arcidiocesi di Pisa, accusato di molestie sessuali, abusi sessuali e violenza sessuale su minori non avrebbe negato gli addebiti al suo arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, durante le fasi preliminari di indagine del processo canonico iniziato ad aprile scorso a seguito delle denunce delle due vittime, due fratelli pisani.
Il prete si è dimesso e l’arcivescovo lo ha sospeso da tutte le sue funzioni e mansioni, e ora vive a casa di un parente in attesa del termine del processo canonico e dell’iter che porterà alle decisioni finali da parte della Santa Sede, che potrebbe espellerlo dalla Chiesa, come ha espressamente detto papa Francesco per tutti i preti riconosciuti responsabili di pedofilia.
Proprio nei giorni scorsi, dopo la morte di Benedetto XVI, Bergoglio ha deciso di proseguire le sue riforme istituendo due nuovi enti che dovranno vigilare su abusi sessuali e sulle finanze della Chiesa. Non si farà mai abbastanza per certe cose.
Accusato di pedofilia, il sacerdote di Pisa è stato trasferito a Roma
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