Ancor più del valore assoluto, tragico ma probabilmente sottovalutato, è il confronto che è devastante. Il rapporto della commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica (Ciase), reso pubblico martedì 5 ottobre, stima in 216.000 persone adulte nell’attuale popolazione le vittime, minorenni, di violenze sessuali da parte di un sacerdote, diacono o religioso.
La commissione presieduta da Jean-Marc Sauvé, già vicepresidente del Consiglio di Stato, ha cercato di sapere dove si collocava la Chiesa cattolica, in questa valutazione, rispetto ad altri ambiti della socializzazione. La sua risposta è categorica: “La Chiesa cattolica è, a parte gli ambienti familiari e amichevoli, l’ambiente in cui la prevalenza della violenza sessuale è più alta. “ Se a questo si aggiungono gli attacchi subiti da non sacerdoti o religiosi legati alla Chiesa (personale scolastico, catechisti, responsabili dei movimenti giovanili, ecc.), si arriva a una stima di 330.000 vittime.
Frutto di due anni e mezzo di lavoro, il rapporto è stato presentato martedì ai suoi rappresentanti, la Conferenza episcopale francese (Cef) e la Conferenza dei religiosi francesi (Corref). Sotto la pressione dei collettivi delle vittime, le due organizzazioni, una rappresentativa delle diocesi e l’altra delle congregazioni, hanno deciso, nel novembre 2018, di creare un organismo indipendente per fare il punto su quanto accaduto. gerarchia ecclesiastica, per valutare i provvedimenti presi da vent’anni per porre fine a questo fenomeno e per avanzare proposte per impedirne il ripetersi. Da alcuni giorni erano stati trasmessi messaggi da alcuni vescovi che avvertivano i fedeli di aspettarsi rivelazioni particolarmente sconvolgenti.
https://www.lemonde.fr/societe/article/2021/10/05/pedocriminalite-un-etat-des-lieux-devastateur-pour-l-eglise-catholique_6097197_3224.html#xtor=AL-32280270-%5Bwhatsapp%5D-%5Bios%5D
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