Dire che il caso fosse spinoso è dire poco. Un uomo sui 55 anni, factotum di una parrocchia e dell’oratorio – situato nel territorio comunale di Rovigo – accusato di avere palpeggiato una bimba di nove anni. Una accusa che però non ha retto il vaglio dell’udienza preliminare, conclusa con un proscioglimento. Il 55enne soffrirebbe, in parole povere, di un ritardo che non lo renderebbe in grado di partecipare al processo e in ogni caso non sarebbe pericoloso socialmente, secondo le conclusioni del consulente.
Rovigo – Non è in grado di partecipare a un processo, viste le sue condizioni psichiche e comunque non è pericoloso socialmente. Queste le conclusioni rassegnate dal consulente, la cui relazione ha costituito uno snodo cardine dell’udienza preliminare celebrata mercoledì 25 ottobre di fronte al giudice Alessandra Martinelli. E’ arrivato il proscioglimento pieno per l’uomo, sui 55 anni, una specie di factotum di una parrocchia, accusato di avere palpeggiato una bimba di nove anni. I fatti risalirebbero allo scorso giugno 2016.
Tutto sarebbe avvenuto durante una festa di compleanno, al secondo piano dell’oratorio di una chiesa del territorio comunale di Rovigo, dopo avere allontanato il fratello della bimba, del quale si stava celebrando il compleanno. “Vai di sotto a prendere una sedia”, avrebbe detto al ragazzino l’uomo sui 55 anni, una presenza fissa o quasi, in parrocchia, tanto da avere le chiavi, sempre pronto a dare una mano, ad aiutare il parroco nei lavoretti. Poi, avrebbe preso in braccio la bambina, di otto anni, avrebbe mimato l’atto sessuale con lei, infine la avrebbe condotta in bagno e le avrebbe abbassato gli abiti e la avrebbe palpeggiata nelle parti intime.
All’epoca dei fatti, vi sarebbe stato anche un intervento delle Volanti, dal momento che la madre, salendo al secondo piano dell’oratorio, dove era in corso la festa di compleanno della piccola, insospettita dal fatto di avere visto scendere il figlio, avrebbe avuto una discussione con l’uomo, tanto da richiedere poi l’intervento delle forze dell’ordine.
Uno shock, per la donna, tanto da venire visitata in ospedale per lo stato di forte agitazione. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ma il giudice per le indagini preliminari avrebbe prima disposto, sull’imputato, difeso dall’avvocato Sandra Passadore, una consulenza per capire le sue condizioni psichiche. E il responso sarebbe stato decisamente tranciante: sostanziale incapacità di intendere e volere, ridotta capacità di stare in processo. E, soprattutto, mancanza di pericolosità sociale.
Gli avvocati Paolo Guidorzi e Sebastiano Casolino, che seguivano, costituiti parte civile, la piccola e i genitori, avevano chiesto comunque che venisse emessa una misura interdittiva per impedire all’uomo di continuare a vivere l’ambiente dell”oratorio e della parrocchia, ma non è stata concessa. E’ arrivato un proscioglimento pieno, chiesto anche dalla Procura, all’esito della consulenza. I due avvocati ora valuteranno la possibilità di una azione civile, sulla quale comunque peserebbe molto la dichiarazione di assenza di pericolosità sociale.
Soddisfazione della difesa. “Vorrei sottolineare come tutto il personale e i volontari della parrocchia abbiano sempre preso le difese del mio assistito, chiedendo al parroco di non impedirgli di andare a prestare la propria attività di sempre. Evidentemente, conoscendolo bene, potevano apprezzarne la assenza assoluta di pericolosità. Sono contenta sia stata restituita un po’ di serenità a questo ‘bambinone’. Perché questo é, un bambinone innocuo”.
http://www.rovigooggi.it/articolo/2017-10-25/bimba-abusata-all-oratorio-ma-l-indagato-non-e-pericoloso-socialmente/#.WfLETGi0O71
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