28 ottobre 2011
Continua lo scandalo dei preti pedofili in Gran Bretagna. La chiesa cattolica ha infatti ordinato una revisione urgente della sua politica per la protezione dei bambini dopo che un suo funzionario laico, incaricato di indagare su alcune accuse di abusi sessuali nella diocesi di Plymouth, è stato incriminato per possesso di 4.000 immagini pedopornografiche.
Chris Jarvis, questo il nome dell’ex assistente sociale, era a capo di un’inchiesta su un’accusa di violenza sessuale a Buckfast Abbey, un monastero benedettino nel Devon.
Non è la prima volta che un istituzione benedettina finisce sotto inchiesta. Questa settimana il Vaticano ha ordinato una visita apostolica all’abbazia benedettina di Ealing nella parte occidentale della capitale britannica, nella cui adiacente scuola, St Benedict’s, sarebbero stati compiuti abusi sui bambini dagli anni Sessanta fino al 2009.
Il fatto che la chiesa abbia ingaggiato un pedofilo proprio per un’indagine sulla protezione dei bambini aumenterà la sensazione di crisi che già respira nella chiesa cattolica d’Inghilterra e Galles. Jarvis, secondo le indagini, è stato a capo per nove anni delle politiche dell’infanzia in 120 chiese nella diocesi di Plymouth.
Il vescovo Christopher Budd ha chiesto la revisione del sistema ed ha affidato all’associazione per l’infanzia NSPCC di gestire l’indagine. Budd ha inoltre scritto alla vittima che aveva denunciato il caso di Buckfast affermando: “Capisco che scoprire che Chris Jarvis guardava immagini di bambini vittime di abusi ti ha fatto sentire nuovamente una vittima. Ha tradito la nostra fiducia e quella di molti alti con cui ha lavorato. sia vittime di abusi che colleghi”.
Jarvis dovrà essere oggi presente ad un’udienza al Tribunale di Plymouth durante la quale gli verrà comunicata la sentenza. Si è dichiarato colpevole di undici capi d’accusa relativi alla produzione e al possesso di immagini pedo-pornografiche.
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