PEDOFILIA: GERMANIA, ALMENO 250 VITTIME DI ABUSI IN ISTITUZIONI GESUITI
(ASCA-AFP) – Berlino, 27 mag – Sono almeno 250 i bambini che hanno subito violenza nel corso degli ultimi decenni nelle istituzioni tedesche gestite dai gesuiti. Indicate come responsabili degli atti sono 46 persone, fra sacerdoti, insegnati laici ed educatori.
Le cifre sono contenute in un rapporto presentato alla stampa da Ursula Raue, avvocato incaricata di indagare sulla questione pedofilia. Dodici preti, fra i quali sei che sono nel frattempo deceduti, e due laici sono stati accusati da piu’ persone.
La quasi totalita’ dei fatti risale a troppo tempo fa per poter avere degli strascichi giudiziari e la Raue ha invitato ad una riflessione sulla durata della prescrizione per reati simili.
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Pedofilia: in Germania 46 gesuiti sospettati di 205 casi di abusi
Sei centri educativi coinvolti nello scandalo. Lo segnala il rapporto di una Commissione indipendente. Le vittime hanno subito gravi danni psicologici.
Un totale di 46 persone tra sacerdoti, insegnanti laici ed educatori dell’ordine dei Gesuiti in Germania sono sospettati di aver commesso fino a 205 casi di abuso sessuale e violenza contro i minori. Così dice il “documento finale”, preparato da una commissione indipendente che PRETI%20PEDOFILI Pedofilia: in Germania 46 gesuiti sospettati di 205 casi di abusiindagava, a partire da gennaio, i crimini, sistematicamente nascosti che vanno dagli anni 50 agli anni 80, nelle scuole gestite dai gesuiti.
I GESUITI DEL CANISIUS – Il rapporto, come spiega El Pais, presentato questa mattina a Monaco di Baviera, raccoglie in circa 30 pagine il lavoro del comitato di questo mesi,coordinato dall’avvocato laico Ursula Raue, una esperta in materia di violenza contro i bambini. “In totale, 205 violenze sono da riferirsi ai Gesuiti e circa 50 altri casi ad altri ordini religiosi, la maggior parte cattolici“, scrive nella relazione la Raue. I casi segnalati sono avvenuti in sei istituti scolastici, tra cui il Collegio Canisius di Berlino (che è stato il primo a denunciare gli abusi lo scorso gennaio), una scuola di Sankt-Ansgar e il collegio Aloiskolleg, entrambi ad Amburgo.
UNO STILLICIDIO DI DENUNCE – Dei 46 insegnanti citati dalle vittime, in particolare 12 sono stati riconosciuti violentatori da un gran numero di studenti (alcuni fino a 40 vittime.) Le indagini su questi 12 presunti pedofili restano aperte, anche se sei di loro sono morti. Gli altri 34, così come si legge sul rapporto, sono stati citati da una persona. Ed è proprio la scuola dei Gesuiti Canisius a Berlino la prima ad aver resi pubblici nel mese di gennaio, i casi di abusi sessuali nei propri locali. Da allora, il Paese ha assistito ad uno stillicidio quasi quotidiano di denunce che hanno coinvolto alcune delle più prestigiose istituzioni scolastiche cattoliche fino a lambire anche Papa Benedetto XVI.
VITTIME IGNORATE – L’avvocato Raue sostiene che molte delle vittime (alcune delle quali hanno ormai più di 70 anni e hanno raccontato la loro storia per la prima volta) per tutta la vita hanno subito gravi conseguenze psicologiche dagli abusi cui sono stati sottoposti per anni: “Esperienze di vita drammatiche, depressione, panico, problemi sessuali e difficoltà a relazionarsi con i partner“. Così è scritto nel rapporto della Rauer che ha usato parole dure per riferirsi al fatto che per decenni chi era al corrente, ha solo pensato a spostare o nascondere i responsabili delle violenze ignorando completamente le vittime.
http://www.giornalettismo.com/archives/64768/pedofilia-germania-gesuiti-sospettati/
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