Le accuse della magistratura, le indagini della difesa e i retroscena.
LE ACCUSE. Sono 50 pagine che fanno accapponare la pelle quelle dell’ordinanza firmata d Gip Francesca Cercone. I racconti delle vittime, alcune minorenni, altre oggi maggiorenni, sono vere storie dell’orrore. Ragazzine soggiogate dalla promessa “dell’amore puro”, trasformate all’occorrenza in “geishe” che avrebbero dovuto (a turno) pulire, vestire e offrire prestazioni sessuali al leader dell’associazione laica. Una di loro sarebbe stata costretta a prendere la pillola del giorno dopo per evitare una gravidanza indesiderata. Negli atti della magistratura ci sono stralci delle centinaia di lettere sequestrate dagli inquirenti in cui le “ancelle” dichiaravano il loro sentimento “all’arcangelo”. Non mancano poi le intercettazioni che hanno permesso di scoprire agli investigatori come il marito di una delle indagate, Mimmo Rotella, politico catanese ed ex assessore comunale, fosse a conoscenza dell’inchiesta in corso. Lo avrebbe saputo perché un prete avrebbe violato il segreto confessionale. Retroscena che rendono ancora più inquietante questa pagina di cronaca giudiziaria.
L’INDAGINE DIFENSIVA. “Noi abbiamo depositato da tempo delle indagini difensive che avevamo avviato dopo una perquisizione. E’ un processo difficile, con molti lati oscuri da chiarire e solo il tempo farà giustizia”. Queste le parole di Mario Brancato dopo l’interrogatorio di garanzia di Pietro Capuana, accusato di violenza sessuale. Il difensore ha avviato un’indagine di parte che servirebbe a confutare la ricostruzione dell’accusa. Il leader della Comunità di Lavina, che conta 5000 adepti, ha ribadito la sua innocenza e ha “risposto puntualmente a tutte spiegazioni e alle contestazioni che gli sono state mosse dal Gip Cercone”. Nel corso dell’udienza davanti al Tribunale del riesame l’avvocato sicuramente porrà in evidenza l’incompatibilità della detenzione carceraria con le condizioni di salute del suo assistito. “E’ una persona anziana gravemente malata – sottolinea – è un invalido al 100% che soffre di una grave forma di diabete ed è cardiopatica: le sue condizioni di salute non sono compatibili col la detenzione, in carcere rischia la vita”. Il difensore aveva già depositato una istanza di scarcerazione e in subordine la detenzione domiciliare. Le tre donne accusate di aver “convinto” le giovani vittime ad avere rapporti sessuali con Capuana hanno definito “false” le accuse nei loro confronti. E già in sede di interrogatorio di garanzia hanno fornito la loro versione dei fatti in merito alle intercettazioni contenute nel fascicolo.
I RETROSCENA. L’inchiesta 12 Apostoli ha portato diversi strascichi, molti che esulano dalla cronaca giudiziaria. Ha dovuto dire la sua anche Daniele Capuana, figlio del “padre spirituale” accusato degli abusi sessuali. L’ex assessore provinciale è fiducioso nell’operato della magistratura, così come lo è Domenico Rotella. Candida Fassiolo, assessore alla famiglia del comune di Motta Sant’Anastasia, ha deciso di dimettersi dal suo ruolo politico dopo che sono stati pubblicati passaggi delle intercettazioni che la vedono tra le protagoniste anche se non in veste di indagata. E infine sono arrivati gli insulti, le offese e le minacce ad alcune delle vittime che hanno deciso di denunciare. Sono state accusate di essersi inventate tutto. Dalla comunità di Lavina ci sono stati molti giorni di silenzio, poi è arrivata ai media una breve nota.L’associazione sceglie di non prendere le distanze, anzi. “Il direttivo auspica che si possa arrivare presto alla verità, nella convinzione dell’estraneità degli attuali indagati”, scrivono.
Scritto da Laura Distefano
http://m.catania.livesicilia.it/2017/08/20/gli-abusi-e-gli-orrori-nella-setta-fissata-ludienza-al-riesame_429041/
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