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Read moreDetailsLa procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per un sacerdote e insegnante di religione di 40 anni, accusato di violenza sessuale aggravata su...
Read moreDetailsLa Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio di un prete ed insegnante di religione 40enne di un...
Read moreDetailsIl vescovo di Bolzano e Bressanone Ivo Muser ha revocato la nomina di don Giorgio Carli a collaboratore pastorale in Alta Pusteria. "Negli ultimi...
Read moreDetailsLa decisione della dirigenza diocesana di trasferire il sacerdote menzionato nella denuncia di abuso (caso 16) in Alta Pusteria è...
Read moreDetailsBOLZANO - Un sacerdote condannato in secondo grado per abusi sessuali, poi prosciolto per prescrizione in Cassazione, è stato nominato collaboratore pastorale...
Read moreDetails“La prova di moralità di una società risiede in quello che essa fa per i suoi bambini”.
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Ci scusiamo per i disagi.
La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso