In tutti i paesi membri dell’UE sono state fatte commissioni d’inchiesta sugli abusi sessuali del clero, tranne che in Italia dove certo, un’eventuale inchiesta, più che le colpe della chiesa solleverebbe le enormi responsabilità e le complicità dello Stato con le sue inerzie oramai decennali, che hanno favorito non solo gli abusi sessuali e gli insabbiamenti del clero, ma i pedofili in generale che in Italia godono indubbiamente più diritti che le loro vittime.
Responsabilità gravi che partono dalla politica e dai più alti vertici dello Stato italiano, dalla stessa giustizia che disconosce i principi costituzionali che tutelano i minori, come le convenzioni che l’Italia negli anni ha sottoscritto e ratificato, trasformando in questo caso quello che viene definito “l’interesse superiore del minore” in “interesse superiore del minore se non…”.
Persino la Procura Generale della Repubblica, che in paesi come la Spagna abbiamo visto esercitare in materia la propria autonomia indagando per un centinaio di casi raccontati in una inchiesta giornalistica, in Italia non si è mossa nella propria autonomia neppure di fronte a più di 400 casi segnalati dall’associazione nel 2023, casi di cui non ha nemmeno voluto acquisire i nominativi dei potenziali offender.
In questa pagina di pubblica denuncia che il team Spotlight Italia ha allestito e chiamato “annuario”, ricostruiamo con i dati che rappresentano non solo gli unici dati esistenti in Italia, ma quella che viene chiamata in questi casi “la punta dell’iceberg”, quanti casi siano emersi ogni anno nel paese.
Lo facciamo con tre pannelli grafici, i primi due raccolgono casi, uno dal 1960 ed e l’altro dal 2000, anno in cui la CEI aveva pubblicamente promesso di fare un’inchiesta, svanita poi nel nulla.
In questi due primi pannelli abbiamo omesso il dato fornito dalla CEI in quanto non è circostanziato né per quanto riguarda i luoghi, né per quanto riguarda l’anno. Abbiamo tenuto conto solamente dei dati censiti nel nostro archivio.
Il terzo pannello invece raccoglie tutti i casi e li censisce questa volta non più per anno, ma per provincia italiana.
Qui sotto invece il monitor dei casi censiti in tempo reale con i dati principali.