Giampiero Peschiulli, arrestato dopo il servizio di Giulio Golia del 2014, ha finito di scontare la pena di 3 anni e 8 mesi e chiede di poter tornare a dire messa: “Voglio tornare a fare il prete”
“Dicono che il sacramento è eterno, io sarò un sacerdote fino alla morte”. Per la Chiesa però non è più parroco. A parlare è Giampiero Peschiulli, ex sacerdote della Chiesa di Santa Lucia a Brindisi, intervistato dal Nuovo Quotidiano di Puglia. Peschiulli ha finito di scontare la condanna a 3 anni e 8 mesi, di cui 45 giorni in carcere, per atti sessuali su minorenni.
La condanna era arrivata in via definitiva nel 2018. Le indagini erano partite dopo il servizio di Giulio Golia del 2014, che potete vedere qui sopra, e hanno portato alla denuncia da parte di due chierichetti. Ora Peschiulli, che ha scontato la pena, è libero e vive a Brindisi. Per la Chiesa non è più “don”, ma lui non si dà per vinto. “Avrei voluto gridare ai giudici di non aver fatto niente”, ha detto al Nuovo Quotidiano di Puglia. “Ma è stata una strategia difensiva, il mio avvocato ha scelto il processo con rito abbreviato”. E continua: “Sono innocente, mi sento vittima di una trappola. Non ce l’ho con nessuno, ma vorrei solo tornare a dire messa”.
Nel servizio del 2014 avevamo mandato tre complici, tutti in realtà maggiorenni, a parlare con Peschiulli dei loro problemi. E lui aveva risposto con abbracci, baci (pure sulla bocca) e mano sotto la maglietta. “Vado a messa, posso cerebrale senza salire sull’altare, da laico”, dice ora Peschiulli. “Lo faccio e dico messa ogni giorno, da solo, a casa mia perché questa è la mia vita”. “Non tornerei a fare il parroco”, precisa. “Non chiedo nessun incarico di responsabilità, del resto alla mia età avrei comunque dovuto ritirarmi. Voglio tornare a fare il prete, a celebrare messa, a vestire i paramenti sacri”.
https://www.iene.mediaset.it/2021/news/scontata-pena-atti-sessuali-minori-ex-prete-tornare-messa_1070630.shtml
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