Ilclero cattolico francese di Parigi (CNN)avrebbe potuto abusare di almeno 10.000 minori e altre persone vulnerabili dal 1950, secondo un’indagine indipendente avviata dalla Chiesa in Francia.
La Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (CIASE) “stima che il numero delle vittime potrebbe raggiungere ‘almeno diecimila’”, ha detto in una dichiarazione rilasciata lunedì. La commissione ha dichiarato di aver ricevuto finora 6.500 testimonianze, che riguardano almeno 3.000 diverse vittime.
Jean-Marc Sauvé, presidente del CIASE, ha detto che non si sa in questa fase quale percentuale di tutte le vittime abbia testimoniato alla commissione. “È molto probabile che le vittime raggiungano almeno il numero di 10.000. I lavori in corso, e in particolare l’indagine sulla popolazione generale, consentiranno di precisare il numero”, ha detto. La commissione è stata istituita nel 2018 dalla gerarchia della Chiesa cattolica francese e dagli istituti religiosi dopo che sono venuti alla luce scandali di abusi.
È finanziato dalla Conferenza episcopale cattolica francese, ma i membri non sono pagati e non ricevono istruzioni dalla Chiesa. Gli archivi delle diocesi e delle istituzioni religiose sono accessibili alla commissione.
Si prevede di consegnare un rapporto finale nell’autunno del 2021. Nel maggio 2019, Papa Francesco ha emesso regole globali per la segnalazione di abusi sessuali nella Chiesa cattolica, ordinando per la prima volta che tutte le diocesi istituiscano sistemi per denunciare abusi e insabbiamenti.
Le regole richiedono che tutte le diocesi cattoliche nel mondo abbiano un sistema “pubblico e accessibile”.
Le norme riguardano la procedura interna della Chiesa cattolica, non la questione della segnalazione di abusi o insabbiamenti alle autorità civili, e devono essere seguite da tutte le diocesi.
L’arcivescovo Charles Scicluna, il principale investigatore del Vaticano sugli abusi sessuali, disse alla CNN all’epoca che le nuove regole aggiungevano uno strato di responsabilità per i leader della chiesa. “Prima di tutto che la leadership non è al di sopra della legge”, ha detto Scicluna, “e in secondo luogo che la leadership deve sapere, tutti noi in leadership dobbiamo sapere che se le persone amano la Chiesa ci denunciano quando facciamo qualcosa di sbagliato. “
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