<p style="text-align: justify;">L'inchiesta c'è. E ora, con il numero di presunte vittime salito a dieci, la "Rete l'Abuso" che ha raccolto la <a href="https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/abusi_a_un_minore_il_sacerdote_ammette_le_sue_colpe_in_un_audio_choc_era_affetto-4330921.html" target="_blank" rel="noopener noreferrer">prima testimonianza di un uomo 40enne</a>, restituisce altri raccapriccianti dettagli sul presunto prete pedofilo che avrebbe officiato messa a Trepuzzi fino al 24 febbraio scorso, nonostante la sospensione decisa dalla Curia. Dettagli e particolare che emergono ora, con trent'anni di ritardo, come spesso accade nel caso in cui a essere vittima di abusi sono i bambini. “Ho dieci anni, sono sempre in chiesa e sono chierichetto. Sogno di diventare sacerdote - scrive una delle presunte vittime oggi - Don **** dice che mi aiuta, che mi vuole bene come un papà. Ha iniziato a fare certe cose che non capisco". Segue il dettagliato racconto di abusi consumati sulla sua pelle quando era solo un bambino e anche di violenze vere e proprie, "schiaffi e pugni". A dare man forte al racconto delle vittime ci sarebbero persino dei testimoni: all’epoca bambini che, con scaltrezza, sarebbero riusciti a darsela a gambe per tempo. Ci sarebbe anche chi sostiene di aver sorpreso il prelato in flagranza in sacrestia.</p> https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/prete_pedofilo_pedofilia_lecce_trepuzzi_curia-4356854.html