Il cardinale Seán O’Malley, molto vicino al Papa, ha denunciato il cardinale Timothy Dolan per l’insabbiamento di un prete pedofilo. Entrambi figurano come candidati per succedere a Francesco.
Il quotidiano Religion Digital annuncia una nuova bomba che minaccia di scuotere la Chiesa degli Stati Uniti quattro giorni dopo che i vescovi sono stati chiusi in ritiro, per riconsiderare la loro risposta alla pedofilia istituzionalizzata. Il presidente della Pontificia Commissione per la protezione dei minori e anche l’arcivescovo di Boston, Seán O’Malley, ha denunciato il suo omologo a New York, il cardinale Timothy Dolan, davanti al nunzio a Washington per l’insabbiamento dei crimini di un prete pedofilo, questo significa esclusivamente che poteva sapere.
In una lettera del 21 novembre, a cui il portale ha avuto accesso, il cardinale O’Malley porta al rappresentante del Papa negli Stati Uniti, Christophe Pierre, il caso del prete pedofilo Donald Timone. Nella lettera, il cardinale ha espresso preoccupazione per la “gravità delle accuse” nei confronti di Timone, descritta in un articolo del New York Times dell’ultimo giorno 20, che rivela che il cardinale Dolan ha risarcito due vittime di Timone nel 2017 e, più tardi, permise al violentatore di continuare a svolgere un ministero attivo, fino ad oggi.
Un’altra vittima di abuso con cui Religion Digital ha parlato, preferendo rimanere anonima, ha informato O’Malley delle aggressioni di Timone e anche dell’ostruzionismo che ha sofferto per mano di Dolan e delle altre autorità della Chiesa dal momento in cui ha denunciato i crimini del prete pedofilo.
Il sopra menzionato superstite ha rivelato a quel giornale in modo molto dettagliato come Dolan abbia permesso a Timone di continuare a tenere Messe pubbliche, insegnare nelle università e restare a capo del ramo locale dell’apostolato anti-omosessuale, anche dopo che Dolan aveva stabilito che il programma Independent for Reconciliation and Compensation ha risarcito finanziariamente due vittime di Timone l’anno scorso.
Il sostegno di Dolan a Timone ha raggiunto un punto tale che nel 2013, dopo aver ricevuto accuse contro il sacerdote pederasta, il cardinale lo ha elogiato come un uomo “straordinariamente tenero e santo”.
Dopo aver sostenuto in un primo momento, dopo la pubblicazione del rapporto del New York Times, che Timone avrebbe continuato a svolgere un ministero attivo (perché il programma di indennizzo era indipendente e non era l’arcidiocesi stessa che aveva rinforzato gli abusi del sacerdote) la Chiesa guidata da Dolan rettificò e annunciò che Timone era stato sospeso.
Una correzione che non ha soddisfatto affatto le vittime degli abusi e dei loro difensori, come Anne Barrett Doyle, co-direttore del sito web bishopaccountability.org, che ha definito “riprovevole” il fatto che Dolan abbia concesso per anni che Timone lavorasse come prete con i bambini.
“Il cardinale ha messo a rischio gli altri bambini”, ha denunciato Barrett Doyle. “Che solleva la domanda: quanti altri preti accusati stai coprendo?”
(Traduzione con Google)
https://www.clarin.com/mundo/guerra-iglesia-catolica-ee-uu-arzobispo-boston-denuncia-nueva-york_0_m0abkgXkd.html
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