Wuerl avrebbe avuto informazioni essenziali sugli abusi su minori che riguardavano almeno 32 preti. Tra le accuse a lui rivolte ci sono state anche quelle di avere riassegnato e reintegrato alcuni dei preti “predatori”
Il prelato, che era stato fortemente criticato dal “dossier Viganò”, è implicato in questioni poco chiare relative ad episodi di abusi sessuali, casi gestiti male dal settantasettenne alto prelato della Chiesa americana.
Il Vaticano ha reso nota la notizia nella tarda mattinata del 12 ottobre confermando che il pontefice ha accettato le dimissioni di Wuerl che erano state presentate il 21 settembre. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo e tutti i principali giornali internazionali l’hanno rilanciata in pochissimi minuti.
Wuerl, che ha guidato la diocesi di Pittsburgh per 18 anni, è stato coinvolto recentemente dal Grand Jury della Pennsylvania che lo ha tirato in ballo attraverso un dossier che riporta le testimonianze di abusi su minori avvenute nel celebre stato federale degli Stati Uniti negli ultimi settant’anni. Dopo la pubblicazione del report il cardinale era stato invitato da più parti a dimettersi, per meglio difendersi dalle accuse di aver coperto i cosiddetti “preti predatori”.
Papa Francesco ha chiesto a Wuerl di “rimanere come Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi” di Washington fino alla nomina del suo successore. Ai sacerdoti della sua arcidiocesi, attraverso una lettera all’inizio del mese di ottobre, Wuerl aveva scritto che aveva l’intenzione di incontrare il Papa per discutere del suo futuro. Nella lettera Wuerl scriveva che la decisione sul suo futuro era “essenziale” in modo che la sua Arcidiocesi potesse “andare avanti”.
Il Grand Jury della Pennsylvania ha scoperto più 300 sacerdoti cattolici accusati di avere abusato sessualmente di più di mille bambini dal 1947 in poi. E Wuerl, durante il suo episcopato presso la diocesi di Pittsburgh, avrebbe avuto informazioni essenziali sugli abusi su minori che riguardavano almeno 32 preti della sua ex diocesi. Tra le accuse rivolte a Wuerl ci sono state quelle di avere riassegnato e/o reintegrato alcuni dei preti coinvolti in vicende legate agli abusi su minori.
Patrick Hornbeck, presidente del dipartimento di teologia alla Fordham University di New York, ha detto alla Cbs che Papa Francesco avrebbe chiesto “a molte persone della Chiesa americana di mostrare un certo grado di leadership su questa materia degli abusi, leadership che non hanno ancora dimostrato”. Per Hornbeck la Chiesa cattolica negli Stati Uniti sta vivendo una crisi “che non ha mai vissuto”.
Wuerl, era stato nominato arcivescovo di Washington nel 2006, dopo la rinuncia di Theodore McCarrick, il cardinale al quale, recentemente, Papa Francesco ha tolto la dignità cardinalizia, alto prelato accusato di avere molestato seminaristi delle sue diocesi.
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