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Alcuni monaci benedettini sono finiti nella bufera in Inghilterra. Un rapporto choc ha svelato l’esistenza di abusi perpetrati per anni ai danni di minori
Alcuni monaci benedettini sono finiti nella bufera a causa di reati attinenti alle attività sessuali o alla pornografia.
Dieci, compresi i religiosi, sono le persone già incriminate o condannate.
La Chiesa ha deciso d’intervenire sull’ennesimo scandalo che rischia di compromettere la credibilità delle istituzioni e degli ambienti cattolici in Inghilterra. I fatti contestati, in realtà, risalgono a circa settant’anni fa. Alcuni episodi, tuttavia, sarebbero avvenuti in tempi più recenti. Le medie emerse lascerebbero pensare che il fenomeno abbia avuto una certa continuità. Il rapporto choc sugli episodi di abusi ai danni di adulti e minori, che è stato stilato dalla Independent Inquiry into Child Sexual Abuse, è stato pubblicato solo pochi giorni fa.
I vescovi delle diocesi d’Inghilterra, attraverso la diffusione di una nota ufficiale, hanno chiesto che i consacrati colpevoli di reati sessuali vengano consegnati al più presto nelle mani della giustizia: “Ogni abuso sessuale su bambini e adulti vulnerabili – hanno tuonato i presuli, come riportato dalla Sir – è un atto criminale e doloroso”. All’interno del comunicato stampa viene ribadita una ferma condanna nei confronti di questa tipologia di crimini.
Nel dossier si parla di “un ampio spettro di abusi fisici, molti dei quali con sfumature sadiche e sessuali” e del coinvolgimento di un “gran numero di bambini”. Abusi che sarebbero stati perpetrati per molto tempo. Tanto, in alcuni casi, da arrivare a sette anni continuativi di violenze. Il tutto condito da presunti insabbiamenti e coperture.
L’inchiesta, secondo quanto si legge su Sky News, è stata condotta dal professor Alexis Jay e si è soffermata su quanto accaduto in due abbazie specifiche: quella di Ampleforth e quella di Downside. Tutti e due questi luoghi di culto sono “legati” alla Congregazione dei benedettini. L’indagine, inoltre, segnala come sia sempre più necessario dividere le abbazie dagli istituti scolastici.
Il professore a capo dell’inchiesta ha dichiarato, sempre stando a quanto si legge su SkyNews, che: “Per decenni Ampleforth e Downside hanno cercato di evitare di fornire informazioni riguardo alla violenza sessuale infantile alla polizia e ai servizi sociali”. E ancora: “Salvaguardare i bambini era considerato meno importante della reputazione della chiesa e del benessere dei monaci abusanti. Anche dopo l’introduzione delle nuove procedure, nel 2001… il loro approccio poteva essere sintetizzato come un atteggiamento finalizzato a ‘non dire niente'”.
L’episcopato ha rassicurato sul fatto di essere impegnato a seguire alla lettera le linee guida. Specie dopo la pubblicazione di questo rapporto. Altri casi di pedofilia nella Chiesa cattolica: dopo lo scandalo cileno, quello austrialiano e le prove a carico di trecento sacerdoti in Pennsylvania, ecco il caso dei monaci benedettini in Inghilterra.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/pedofilia-nella-chiesa-pubblicato-rapporto-choc-su-monaci-1563560.html
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