Savona – Nessun risarcimento alle cinque vittime di abusi sessuali da parte di Nello Giraudo durante la sua permanenza nella chiesa. La trattativa avviata dalla Rete l’Abuso di Francesco Zanardi e l’attuale vescovo don Gero Marino non sarebbe arrivata alla conclusione sperata (e a giugno annunciata dallo stesso sito internet della Rete l’Abuso) e soprattutto in grado di evitare la causa civile.
Il vescovo Marino, attraverso l’avvocato Simone Mariani, avrebbe rigettato la richiesta di indennizzo, rilanciando però con una proposta: l’istituzione di un numero verde destinato alle vittime di pedofilia da parte dei esponenti della Chiesa. Iniziativa, però, che sarebbe stata gestita dalla stessa diocesi.
È fallito quindi il tentativo di transazione avviato da Francesco Zanardi (lui stesso vittima di don Giraudo) con il nuovo vescovo savonese e che a detta dello stesso portavoce delle vittime di violenza da parte di preti «sembra potesse portare ad un risultato positivo». Zanardi e don Gero Marino si sono incontrati almeno un paio di volte nei primi mesi dell’anno per parlare appunto del drammatico fenomeno riscontrato nella diocesi savonese e che negli anni passati aveva portato anche le alte sfere del Vaticano ad occuparsi del caso Savona.
Con tanto di lettera inviata dall’allora vescovo Domenico Calcagno (attualmente presidente dell’Apsa) al pontefice Joseph Ratzinger per segnalare il problema don Giraudo. Facendo forza sul nuovo corso voluto da papa Francesco e da don Gero Marino, la rete l’Abuso sperava in una svolta. Invece il risarcimento tanto sperato si sarebbe concretizzato con l’istituzione di un numero verde a favore delle vittime. «D’accordo – sarebbe stata la risposta dell’ufficio legale della Rete – ma quell’iniziativa la gestiamo noi e tutti i casi che dovessero venire alla luce li trasmetteremo alla procura».
La diatriba si sarebbe fermata a questo bivio: passi il numero telefonico a sostegno delle vittime, ma chi lo gestirà? La chiesa come proposta dal vescovo, oppure dalla Rete l’Abuso? Insomma quello che a giugno sembrava un caso praticamente in dirittura di soluzione, sembra invece ancora distante. Soprattutto alla luce dell’annuncio dei mesi scorsi di Zanardi con il quale si annunciava la disponibilità della chiesa ad indennizzare le cinque vittime di don Nello. «Il vescovo don Calogero Marino prende atto delle dichiarazioni di Zanardi, ma non commenta e tanto meno rilascia dichiarazioni» era stata l’unica presa di posizione dell’avvocato Simone Mariani sull’argomento.
http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2017/08/05/ASMLByiI-indennizzo_risarcira_richiesta.shtml
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