<p style="text-align: justify;">Potenza. C’è anche un sacerdote, don Antonio Calderaro (di 49 anni), tra le quattro persone rinviate a giudizio dal gup di Potenza con l’accusa di aver fatto sesso con minorenni: il prete finì agli arresti domiciliari (e poi sospeso “a divinis” dal vescovo della Diocesi potentina di Tursi-Lagonegro) il 21 aprile 2015, nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sull’adescamento di minori, attraverso i social network, poi pagati per consumare atti sessuali. La prima udienza – sono state rinviati a giudizio anche altre tre persone, si svolgerà a Matera il prossimo 13 luglio: secondo quanto si è appreso, per tre di loro i legali chiederanno il patteggiamento . Per altri quattro indagati giudicati invece con il rito abbreviato, sono state disposte pene comprese tra i due anni e due mesi e due anni e otto mesi, e sono state riconosciute le attenuanti generiche. Le misure cautelari furono eseguite dai Carabinieri della compagnia di Policoro : gli incontri sessuali, infatti, sarebbero avvenuti nei pressi dei lidi di Rotondella e Nova Siri.</p> <p style="text-align: justify;">Articolo completo: <a href="http://www.trmtv.it/home/cronaca/2016_05_27/113403.html">http://www.trmtv.it/home/cronaca/2016_05_27/113403.html</a></p>