Lo scandalo della pedofilia nella Chiesa Cattolica si allarga e arriva anche in Brasile . A tracciare una mappa esatta di quali sacerdoti con precedenti in materia sono stati messi e dove, una sorta di who’s who dell’orrore è stata l’agenzia di notizie statunitense Associated Press .
Su 30 casi di padri accusati di abusi sessuali passati al setaccio dall’AP si è così venuto a sapere che il Vaticano in passato aveva scelto come soluzione il trasferimento in altri paesi, 21 per l’esattezza, e che proprio il Brasile ha giocato un ruolo significativo perché ne ha ospitati almeno due come denunciato dal più importante quotidiano brasiliano Folha de Sao Paulo.
Il primo è padre Mario Pezzotti accusato nel 1993 dall’americano Joseph Callander di stupri e abusi avvenuti nel 1959presso l’ormai chiuso Xaverian Missionary Faith High School di Holliston nel Massachusetts. In una lunga intervista alla Folha Callander racconta dell’indennizzazione che ricevette dalla Chiesa, 175 mila dollari Usa, per chiudere la vicenda e di come padre Pezzotti fosse stato poi inviato in Brasile “per trovare la cura” presso gli indios nel Parà, nel nord del paese sudamericano. Rispedito in Italia è poi ritornato in Brasile.
Il secondo è il gesuita Clodoveo Piazza , italiano, naturalizzato brasiliano residente per molti anni a Salvador de Bahia, diventato per la sua opera meritoria presso le popolazioni più misere e l’infanzia addirittura segretario dello Stato di Bahia per lo sviluppo sociale e la lotta alla povertà. Nel 2009 le autorità brasiliane lo hanno accusato insieme a un membro di una Ong non solo di abusi sessuali ma anche di istigazione alla prostituzione perché, secondo le accuse, entrambi spingevano stranieri in visita a compiere abusi sessuali su minorenni. Padre Piazza è stato recentemente trasferito in Mozambico e nega di aver compiuto qualsiasi abuso.
http://archivio.panorama.it/mondo/latinoamericana/Il-Brasile-scelto-dal-Vaticano-per-nascondere-preti-pedofili-italiani
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