<p style="text-align: justify;"><img class="size-medium wp-image-61918 alignleft" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2014/10/mario-oliveri-222x300-222x300.jpg" alt="" width="222" height="300" /> Albenga - D’accordo, scisma è troppo. Però le foto del<b>vescovo Mario Oliveri </b>assiso in trono, oppure mentre celebra la messa circondato da tricorni, paramenti sfolgoranti d’oro e scarpe con la fibbia d’argento - che costano un patrimonio e vengono ordinate a un noto calzolaio romano - hanno <b>fatto andare su tutte le furie il Papa</b>.</p> <p style="text-align: justify;">E la pantofola rossa sul profilo Facebook di <b>don Simone Ghersi</b>, ex cappellano di bordo della Costa Crociere sbarcato per comportamento troppo esuberante,<b> al pari del prete ex modello di Prada Julio Abalsamo?</b> Un atto di devozione nei confronti del Papa emerito, non richiesto e anzi molto ambiguo.</p> <p style="text-align: justify;">Del resto don Simone continua a pregare per «il nostro papa Benedetto», durante le messe che celebra nella chiesetta delle <b>Cappe Bianche di Loano</b>, don Julio è sempre in prima fila nelle semicarbonare messe tridentine... Soprattutto hanno irritato il Santo padre i<b>pizzi preziosissimi dei seminaristi</b>, stretti al loro vescovo nella tradizionale foto d’inizio anno scolastico.</p> <p style="text-align: justify;">Sarebbe questa la chiesa povera, si sarebbe inalberato Francesco con i collaboratori più intimi? Se è così lo facciamo chiudere, quel seminario! <b>I quattordici seminaristi di Albenga</b>, altro particolare non gradito al pontefice, risultano tutti studenti fuori sede. L’ennesima conferma della <b>politica pastorale di Oliveri</b>, bussate e vi sarà aperto, che nel corso dei ventiquattro anni di episcopato ha visto affollare le parrocchie ponentine di sacerdoti espulsi dalle altre diocesi: gay dichiarati, <b>molestatori di uomini e donne</b>, <b>esibizionisti, preti a gettone </b>(ce n’è uno che fa il barista durante la settimana e celebra la messa nel week-end), truffatori... Peccatori conclamati, per di più irriconoscenti.</p> <p style="text-align: justify;">Il primo a scaricare Oliveri, dopo le anticipazioni del Secolo XIX sull’imminente<b>commissariamento della diocesi</b>, è stato il direttore della Caritas <b>don Filippo Bardini,</b>ordinato prete dal medesimo vescovo, quattro anni fa, malgrado fosse stato allontanato senza troppi riguardi dal seminario di Savona. Una vicenda emblematica. Nella relazione firmata nel 2005 dal <b>rettore don Claudio Doglio</b>, corroborata da un’analoga analisi dell’abate di Finalpia <b>don Romano Cecolin</b>, si tratteggia una figura di sacerdote estremamente inquietante: il curriculum scolastico di don Bardini «è gravemente lacunoso, assolutamente fuori dalle norme richieste dall’autorità ecclesiastica per ricevere gli ordini sacri», e uno.</p> <p style="text-align: justify;">«La sua preparazione teologica in genere è ridotta al minimo dei luoghi comuni devozionali, con tendenze fondamentaliste», e due. «La dottoressa... mi ha detto fra l’altro che<b> il suo quoziente di intelligenza è molto basso</b>: unito all’ignoranza e al fanatismo può produrre una miscela esplosiva», e tre. Oliveri si è sempre identificato con il buon pastore, la sua umanità è riconosciuta da tutti, ma era il caso di ordinare sacerdote un uomo «fissato su alcune questioni come l’omosessualità e il demoniaco»?</p> <p style="text-align: justify;">E lasciare che diventasse direttore della Caritas un soggetto che ha manifestato «seri problemi nel campo dell’aggressività e della sessualità, con diversi casi concreti che hanno lasciato intuire un lato oscuro potenzialmente rischioso»? Oggi Bardini nega tutto, «sono calunnie di una persona che ho danneggiato». <b>Però nega anche don Renato Giaccardi</b>, che ha patteggiato quattro mesi per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile: irretiva adolescenti e li compensava con dieci euro in più se fornivano il telefono di un coetaneo. «Erano loro a cercare me!», si è sempre difeso lui. Oliveri lo ha mandato a Loano, a celebrare messa nell’istituto delle suore della Visitazione.</p> <p style="text-align: justify;">Bardini: «In mezzo alle bambine, capite? Io l’ho detto al vescovo, è una follia. Per questo lo contesto, non è scarsa riconoscenza»! Va da sé che<b> la miscela di accuse, rancori e denunce reciproche</b> rischia di provocare un incendio pericolosissimo. Oliveri e il suo vicario, Giorgio Brancaleoni, per ora hanno deciso di allontanare dal seminario Marco Lunardi, uno dei tradizionalisti più esuberanti.</p> <p style="text-align: justify;">Ma dallo stesso istituto filtrano voci di liti furenti fra il vicario, che è anche il rettore, e un ex fiorista che ha di recente scoperto la propria vocazione. Nervosismo. Eccessi. La curiosa composizione del clero e<b> l’attaccamento eccessivo alla liturgia tradizionale </b>- quasi tutti gli altari della diocesi sono stati girati, in omaggio al motu proprio concesso da Ratzinger - sono in queste ore all’attenzione di Francesco.</p> <p style="text-align: justify;">http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2014/10/31/ARyvSjQC-pedofilo_vescovo_crociata.shtml</p>