<p style="text-align: justify;">Un ex frate, Biagio Alberto Almanza, 38 enne, originario di Pantelleria, è stato condannato dal Tribunale di Marsala a nove anni di reclusione per violenza sessuale aggravata su minore. Con questa accusa, il frate, il 28 novembre 2012, era stato sottoposto agli arresti domiciliari, con precedenti specifici, dagli agenti della Squadra mobile de L'Aquila, trascorsi presso il convento dell'Abruzzo, a Trasacco, dove aveva preso i voti dopo essere stato coinvolto anni prima in un'altra vicenda di pedofilia, per la quale era stato condannato, per violenza sessuale, con sentenza divenuta irrevocabile dalla Corte di Appello di Milano. La vittima degli abusi in quell'occasione aveva meno di dieci anni. Allora, nel capoluogo lombardo, spacciandosi per andrologo aveva palpeggiato il bambino. I fatti, avvenuti sull'isola di Pantelleria, risalgono al 2008. Almanza, prima di diventare un "uomo di Dio", avrebbe abusato sessualmente del figlio di una coppia di amici che all'epoca dei fatti aveva solo dodici anni. Caro amico di famiglia, spesso era in visita a casa della vittima, approfittando del bambino nei momenti in cui era lasciato fiduciosamente da solo con lui. Il frate dal passato burrascoso, dopo aver commesso violenza sul dodicenne, si era trasferito in Abruzzo, cambiando vita. Aveva bussato alla porta di un istituto religioso di Avezzano, dicendo di avere avuto la "chiamata" e smessi i panni dell'orco aveva indossato il saio. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Trapani, coordinate dal sostituto procuratore di Marsala, Giulia D'Alessandro, erano state avviate in seguito ad una segnalazione pervenuta nel 2011 al "Telefono Azzurro". A chiamare era stato il minorenne, costretto a convivere con un segreto più grande di lui che aveva segnato la sua esistenza. All'operatore, con la voce rotta dal pianto, l'adolescente aveva raccontato il suo calvario. "L'amico dei miei genitori si è approfittato di me". Dalle indagini sarebbe poi emerso che, in più di una circostanza, l'uomo, che frequentava da tempo i familiari del ragazzo, sarebbe rimasto da solo con il minore costretto a subire violenza e restare in silenzio. Il saio non l'ha sottratto all'arresto, ma soprattutto non ha cancellato il suo passato con cui è stato chiamato a fare i conti. REDAZIONE Siciliauno Polis del 9.4.14</p> <p style="text-align: justify;">http://www.siciliaunopolis.com/2014/04/ex-frate-di-pantelleria-condannato-9.html</p>