<header>Il sacerdote arrestato lo scorso 23 luglio per avere adescato minorenni vive in carcere con altri detenuti, dopo l'isolamento delle scorse settimane. I suoi legali presentano un'istanza al Gip per il trasferimento in un centro di recupero</header> <div> <div> <p style="text-align: justify;">Padre Aldo Nuvola vuole essere curato e aiutato. Per questo motivo i suoi avvocati hanno chiesto il trasferimento dal carcere Ucciardone a un centro di recupero. Insomma, una detenzione alternativa. <strong>Il sacerdote finito in manette per induzione alla prostituzione minorile</strong>, negli scorsi giorni ha ammesso di avere avuto alcuni rapporti sessuali a pagamento perché si sentiva solo, ma ha negato di sapere che i suoi partner erano minorenni. Davanti al giudice il prete si era avvalso della facoltà di non rispondere,<strong> rispondendo però alle domande dei pm.</strong></p> <p style="text-align: justify;">Gli avvocati di don Nuvola, Marcello Montalbano, Mario Zito e Nino Caleca, <strong>presenteranno istanza al Gip Antonio Gristina</strong>. L’obiettivo è trasferire il prete in un centro di cura, in cui possa essere seguito psicologicamente.</p> <p style="text-align: justify;">Intanto il sacerdote ha lasciato la cella dell’Ucciardone, dove era stato rinchiuso lo scorso 23 luglio, e nella quale viveva in isolamento. Trascorre le sue giornate in una cella diversa, con altri detenuti<strong>. Ma adesso Aldo Nuvola vuole cambiare vita</strong>. Si ritiene un peccatore e intende curarsi e guarire. Basteranno le sue intenzioni di redenzione a convincere il giudice?</p> <p style="text-align: justify;">http://www.palermotoday.it/politica/padre-nuvola-pentimento-carcere-ucciardone.html</p> </div> </div>