La denuncia su Facebook da parte di don Sergio Carettoni
Don Sergio Carettoni, parroco di Lucrezia
Fano, 6 ottobre 2012 – STANNO suscitando un certo clamore e molti interrogativi le parole pubblicate dal parroco di Lucrezia, don Sergio Carettoni, sul suo profilo Facebook anche perché il sacerdote sembra far balenare altri abusi sessuali oltre a quello che ha visto coinvolto don Giacomo Ruggeri: «…che delusione, che amarezza, quando la verità sul passato di Lucrezia e le cicatrici ancora sanguinanti delle vittime di molestie o abusi sessuali vengono nuovamente calpestate dal delirio inarrestabile di onnipotenza dei loro stessi carnefici… che vergogna, immensamente grande, quando proprio gli stessi carnefici siedono beffardi in mezzo a noi e, attori del Male compiuto, fanno di tutto per occupare ancora una volta il centro della scena del dramma che stiamo vivendo… impotente di fronte alla forza di questi lupi, ancora travestiti da agnelli, non mi resta che esprimere piena solidarietà alle vittime dei loro esecrandi misfatti; ma da ogni angolo del cuore auguro vergogna e infamia eterna a tutti i carnefici del passato, ai loro complici e agli immancabili ecclesiastici protettori…. che schifo».
Don Sergio perché questo sfogo, è a conoscenza di qualche reato?
«In questo momento sono in una fase di ascolto. Non posso dire altro, non sarebbe corretto. Non cerco la notorietà, la mia preoccupazione è ascoltare e capire, guarire le ferite o i graffi per riprendere il cammino nella chiesa».
Perché proprio su Facebook?
«Certe parole non potevo certo pronunciarle dall’altare, ma come prete devo dire da che parte sto».
Un modo per invitare chi sa a rivolgersi a lei?
«Anche questo».
Sa se ci sono indagini in corso da parte della magistratura?
«Se ci sono non ne sono a conoscenza».Non si pronunciano in Curia anche se il vicario generale, don Giuseppe Tintori sembra esserne a conoscenza: «Ma sono già state cancellate….». E ancora: «Credo che don Sergio questa mattina (ieri per chi legge ndr) sia a colloquio con il vescovo. In realtà le parole di don Sergio sono tuttora sul suo profilo e sono lì dal 10 settembre di quest’anno, vedremo se ci saranno anche nei prossimi giorni o saranno cancellate. Parole che hanno registrato 41 «mi piace» e ricevuto diversi commenti a sostegno della presa di posizione di don Sergio, del tenore «prese di posizione coraggiose e coerenti con tutto il tuo operato e, soprattutto, scaturite da un profondo dolore». Don Sergio, comunque, è restio a parlare perché non vuole che si scateni la caccia alle persone e ai volti. In ogni caso si tratta di riferimenti che pongono una serie d’interrogativi: a quale verità si riferisce don Sergio? Se le cicatrici sono ancora sanguinanti, vuol dire che sono recenti? Chi sono i carnefici che siedono beffardi tra noi?
http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/cronaca/2012/10/06/782743-parroco_riapre_scenari_luci_rosse.shtml
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