Prete accusato di molestie sessuali
IL CASO. L’anziano religioso, docente di religione alle scuole medie del patronato Leone XIII, avrebbe toccato alcune giovani studentesse
Il religioso è stato allontanato dalla dirigenza dopo le prime segnalazioni. La polizia ha già avviato gli accertamenti
17/05/2012
Il cortile del Patronato Leone XIII dove gli allievi si incontrano. Avviate le indagini per presunte molestie da parte di un prete.
Molestie sessuali a scuola. A compierle, un insegnante: un prete docente di religione. Sono le ipotesi d’accusa mosse ad un religioso giuseppino che fino a qualche settimana fa insegnava alle scuole medie del Patronato Leone XIII in contrà Pusterla, in centro città. La dirigenza lo ha sospeso e allontanato per tutelare gli allievi in attesa «che la questione venga chiarita».
LA BUFERA. Quella che altrove si sarebbe trasformata in una bufera è stata gestita con pacatezza e responsabilità dall’istituto diretto da padre Mauro Busin e dalla vicepreside Monica Frigo. Dopo aver parlato con il confratello e averlo convinto a trasferirsi da alcuni parenti nell’Alto Vicentino, il direttore ha avvisato le forze dell’ordine ed ha incontrato le famiglie.
I SOSPETTI. Le prime voci su padre Nereo Tomasi, giuseppino, figura storica dell’Agesci e autore di alcune pubblicazioni storiche e religiose, risalgono all’inizio dell’anno. Il sacerdote vive da anni all’interno della struttura in centro città gestita dai padri giuseppini ed ha sempre goduto della stima dei confratelli, degli studenti ai quali insegna con passione e delle famiglie. I giovani notano che il suo comportamento è un po’ strano, così lo definiscono, a partire dal fatto che regala caramelle alle ragazzine – le sue studentesse hanno fra i 12 e i 14 anni – e le fa sedere sulle sue gambe durante la ricreazione.
LE ACCUSE. Con il passare delle settimane però il comportamento dell’insegnante avrebbe preso una piega sempre meno limpida. Alcune ragazzine spiegano, anche a casa, ai genitori, di essere state accarezzate da don Nereo che avrebbe allungato le mani sul seno, sul sedere o sulle gambe. Sono rimaste sconvolte per l’atteggiamento di un sacerdote settantenne che non si era mai sognato di prendere confidenze del genere con nessuna fino a quel momento. Da quanto è emerso, il religioso avrebbe compiuto questi gesti – che costituiscono, se provati, delle molestie sessuali – in luoghi aperti del patronato; non avrebbe mai portato nessuna in camera o in luoghi appartati, ma avrebbe fatto queste “carezze” da codice penale in spazi accessibili a tutti.
LA REAZIONE. Le studentesse ne hanno parlato fra di loro, oltre che a casa, ma anche con gli altri insegnanti dell’istituto che gode di ottima fama a livello educativo. Sono stati i docenti a informare subito la dirigenza, alla quale qualche voce sullo strano comportamento del sacerdote, molto vaga e senza accenni a presunti illeciti, era arrivata. Padre Busin ha preso immediati provvedimenti, con l’allontanamento e la sospensione dall’insegnamento. Una decisione, quest’ultima, che ha soltanto anticipato quella in programma per ragioni di età, visto che padre Tomasi sta per andare in pensione.
LE INDAGINI. Di quanto stava accadendo a scuola è stata subito informata anche la questura, che ha avviato le indagini. I poliziotti si sono recati al patronato ed hanno acquisito le prime informazioni su quanto era successo. Quindi avrebbero iniziato a sentire le famiglie delle studentesse per ricostruire il comportamento dell’insegnante e comprendere cosa esattamente avesse compiuto a ciascuna di loro. Gli investigatori della questura hanno informato la procura che ha avviato le indagini, per valutare se il sacerdote abbia commesso dei reati e in quale stato li abbia eventualmente compiuti. Non è escluso con don Nereo possa essere sentito dagli inquirenti per chiarire la sua posizione. Al momento si starebbe riposando lontano da scuola e scout che ha seguito con affetto per una vita.
Diego Neri
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/362890_prete_accusato_di_molestie_sessuali/?refresh_ce
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.