Milazzo – Torna in libertà don Nunzio Abbriano, il prete di Milazzo di 44 anni, già parroco di San Marco, accusato di abusi sessuali che sarebbero stati compiuti, durante la preparazione alla Pasqua, ai danni di una giovane parrocchiana di 17 anni. La decisione di restituire la libertà a don Abbriano dopo 5 mesi agli arresti domiciliari, è stata adottata dal Tribunale del riesame, presidente Antonino Giacobello, che ha accolto l’istanza presentata dai difensori avv. Tommaso Calderone e Giorgio Leotti. Al prete è stato imposto il solo divieto di dimora a Milazzo dove vive la giovane.
Il ricorso al tribunale del riesame si era reso necessario dopo che il Gip del Tribunale di Barcellona aveva respinto l’ennesima richiesta di scarcerazione per cessate esigenze cautelari. Il prete, infatti, già prima dei domiciliari aveva scelto di trasferire la sua residenza in una casa di Barcellona, ma questo non era stato sufficiente ad evitare l’ordinanza. Adesso l’attesa remissione in libertà a pochi giorni dall’avvio del processo. Infatti lo scorso 2 marzo si è aperto il processo con il giudizio immediato richiesto dai sostituti procuratori Mirko Piloni e Fabio Sozio. Nella prima udienza sono state ammesse le parti ed i testimoni. I genitori della ragazza minorenne si sono costituiti parte civile. Subito dopo il processo è stato rinviato al prossimo 14 giugno. Il reverendo fino a ieri si trovava ai domiciliari nella sua casa di Calderà.
Il Tdr di Messina e subito dopo per altre due volte il Gip Anna Adamo, avevano respinto le richieste di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare e quelle di scarcerazione avanzate dai difensori. Ieri invece è stata accolta una seconda istanza grazie alla quale l’indagato ha riconquistato la libertà dopo un lunga custodia ai domiciliari. L’arresto di don Nunzio, molto noto a Milazzo anche perché già presidente del Cda della Fondazione Lucifero, era stato richiesto ad ottobre dai sostituti Mirko Piloni e Fabio Sozio. I due magistrati inquirenti, fin dalla scorsa primavera avevano indagato sull’accusa mossa nei confronti del parroco, sulla base della testimonianza della giovane e sulla scorta di registrazioni audio: quella d’aver palpeggiato la minorenne durante i pomeriggi trascorsi nei locali della parrocchia. La ragazza, che ha denunciato subito il caso, si era riavvicinata alla chiesa dopo un periodo di assenza per presunte divergenze che sarebbero insorte nei rapporti con lo stesso prete. Dal ritorno i rapporti si sarebbero ristabiliti e la giovane pare avesse ripreso ad avere fiducia nell’opera pastorale del parroco, partecipando a tutte le attività intraprese dalla chiesa. Poi sono arrivati i pomeriggi “incriminati”, in autunno il clamoroso arresto.
LEONARDO ORLANDO – GDS
http://www.enricodigiacomo.org/2012/03/milazzo-tornato-in-liberta-don-nunzio-abbriano-con-divieto-di-dimora/
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