<p style="text-align: justify;"><span>Lo striscione alle pareti dell'istituto è stato appeso dopo l'espulsione del rettore</span></p> <p style="text-align: justify;"><span>Genova - La punta dell'iceberg è una feroce gestione del fondo </span><strong><span>Calasanzio</span></strong><span> , svuotato di spese folli quando lo amministrava, e la misteriosa scomparsa di alcuni dipinti della scuola Rubens dalla cassaforte dell'istituto. Fatti attualmente allo studio della Procura, che ipotizza il reato di appropriazione indebita. Dietro queste mancanze, tuttavia, c'era molto di più. Forse lo scandalo sessuale più delicato per la chiesa genovese </span><strong><span>dopo quello di don Riccardo Seppia</span></strong><span> , noto ai padri Scolopi da almeno dieci anni, ma coperto ancora oggi da una lunga catena di silenzi e omissioni.</span></p> <p style="text-align: justify;"><span><span class="">Ad </span></span><strong><span><span class="">accusare</span></span></strong><span><span class=""> padre </span><strong><span class="">Gianluca Depretto, 39 anni</span></strong><span class=""> , fino a pochi mesi fa rettore della scuola cattolica di Cornigliano (ora sospesa), è una lunga e dettagliata denuncia presentata al tribunale ecclesiastico da un ex compagno di seminario molestato nei primi anni novanta: già poi, si leggeva il verbale, il sacerdote "portava i bambini più piccoli in bagno". </span>Era il 1992, l'inizio di una carriera nell'ordine che fa dell'insegnamento ai giovani una missione.</span><span id="more-120893"></span></p> <p style="text-align: justify;"><span>Il muro del silenzio sul comportamento di un sacerdote "molto stimato dai suoi superiori" e "adorato dai suoi allievi", è scalfito per la prima volta da un comunicato presentato pochi mesi fa da padre Ugo Barani, 72 anni, </span><strong><span>massima autorità provinciale dello Scolopio</span></strong><span> . Fu lui, tramite un avvocato di fiducia, a denunciare il "buco" lasciato nel bilancio scolastico dall'uomo che ne era il tesoriere, che avrebbe utilizzato i soldi dell'istituto per scopi personali.</span></p> <p style="text-align: justify;"><span><span class="">La storia è molto accurata. </span>Si parla di carte di credito, conti di grandi alberghi e acquisti da capogiro. Fatti che sono ora oggetto di indagine da parte del pubblico ministero Stefano Puppo e della Polizia giudiziaria genovese. Tuttavia, gli inquirenti sono tenuti all'oscuro di un altro rapporto, rimasto in un cassetto per dieci anni, e di cui oggi </span><strong><span>il tribunale ecclesiastico è</span></strong><span> segretamente interessato . Una denuncia molto più imbarazzante, perché mette in ombra il sospetto di molestie sessuali su minori di una persona alla quale lo Scolopio ha negli anni affidato l'educazione di centinaia di bambini. </span><span>Vestiti sporchi</span><span> che forse qualcuno ha preferito sistemare </span><span>in famiglia</span><span> .</span></p> https://www.ilsecoloxix.it/genova/2012/03/08/news/nascosto-scandalohard-nella-scuola-dei-frati-1.37999598#ixzz1oW35X2cn