<p style="text-align: justify;">Giovedì 08 Marzo 2012</p> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote della Diocesi di Como, accusato di violenza sessuale, in isolamento al Bassone. Sbigottimento al momento del fermo, ora si attende l'interrogatorio con il giudice.</p> <p style="text-align: justify;">Prima notte in carcere in isolamento. Don Marco Mangiacasale, il sacerdote della Diocesi di Como - ora economo della Curia, anche se da ieri sospeso dall'incarico - accusato di violenza sessuale su una ragazzina minorenne è al Bassone in una cella dove è guardato a vista dagli agenti di polizia penitenziaria. Si temono anche gesti autolesionistici. Ma l'isolamento è anche una condizione tipica di un fermo simile, con reati così pesanti che vengono contestati. Almeno in attesa della decisione del giudice di Como che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare per lui. L'interrogatorio è previsto nei prossimi giorni, ancora da fissare la data. Probabile che possa slittare a dopo il week-end, magari lunedì.</p> <p style="text-align: justify;">Intanto emergono alcuni particolari del fermo del religioso, avvenuto ieri ad Abbadia Lariana da parte degli uomini della polizia giudiziaria della Procura di Como. Incredulità e sbigottimento all'inizio per lui, per poi lasciare spazio alla rassegnazione ed al silenzio. Don Marco non avrebbe detto nulla quando gli è stato notificato il provvedimento restrittivo. L'accusa è quella di avere ripetutamente abusato sessualmente - per quasi 4 anni - di una ragazzina minorenne che frequenta l'oratorio di San Giuliano. Fino a quando i genitori sono venuti a conoscenza dei sospetti ed hanno chiesto agli inquirenti di fare luce sulla vicenda. Il religioso, 48 anni, è stato anche parroco a San Giuliano per diversi anni. E lì avrebbe conosciuto la giovane finita al centro dell'inchiesta.</p> <p style="text-align: justify;">http://www.ciaocomo.it/notizie-como/cronac...to-a-vista.html</p>