Prete aggredì un ragazzo, ora ritornerà in chiesa
Bufera sul rientro di padre Lynch condannato per reati sessuali
OTTAWA – È ritornato in chiesa il reverendo Wayne Lynch. Il prete era stato condannato nel 1999 per aver aggredito sessualmente un ragazzo di 13 anni negli anni ’70.
Per quel reato aveva dovuto scontare una pena di due anni meno un giorno con la condizionale per poi passare altri 18 mesi in libertà vigilata.
Da allora il prelato aveva progressivamente “riguadagnato” la sua reputazione ricoprendo sempre più incarichi nella chiesa anglicana di ST. Luke ad Annapolis Royal. Ma com’era comprensibile il ritorno ai ranghi ha provocato le proteste dei parrocchiani e naturalmente della vittima.
Ora Lynch potrà predicare e leggere il vangelo durante la messa e con un altro permesso potrà persino celebrare i matrimoni. Ma non avrà responsabilità pastorali, non potrà dispensare consigli ai suoi parrocchiani e nemmeno visitarli.
«Noi crediamo nella riconciliazione – ha detto il reverendo Ron Cutler – se questa è possibile». Lynch aveva volontariamente rinunciato alla sua licenza pastorale dopo che era stato accusato.
Dopo aver scontato la pena, aveva chiesto il reintegro. Al momento non risulta ancora in possesso della licenza e non ricopre nessun incarico in chiesa.
Cutler ha assicurato di non aver ricevuto nessuna lamentela ufficiale nei suoi confronti anche se parecchi parrocchiani hanno dichiarato di sentirsi molto a disagio riguardo al suo ritorno. «Aveva sbagliato – ha detto una donna – e nessuno lo rivuole».
Lynch è stato anche contattato da una televisione ma si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Per rassicurare la comunità, il reverendo Cutler ha dichiarato che ogni lamentela futura riguardo alla sua condotta, verrà presa seriamente in considerazione.
www.corriere.com/viewstory.php?storyid=115762
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