L’arcivescovo di Adelaide Philip Wilson
La polizia del Nuovo Galles del Sud, in Australia, sta indagando sulle accuse mosse all’arcivescovo cattolico di Adelaide Philip Wilson, appena rieletto presidente della Conferenza episcopale australiana. Il prelato è sospettato di aver ignorato diversi casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti negli anni ‘70 e ‘80 e di essere coinvolto in una ‘congiura del silenzio’ contro le vittime. Wilson, che secondo indiscrezioni dovrebbe succedere al card. George Pell come arcivescovo di Sydney, se a sua volta sarà confermata la sua nomina a prefetto della Congregazione dei Vescovi, ha negato di essere a conoscenza degli abusi.
L’inchiesta è partita dopo che una trasmissione andata in onda sulla Abc Australia ha denunciato che l’arcivescovo sarebbe stato ripetutamente sollecitato a spiegare ciò che sapeva sugli abusi, avvenuti quando era responsabile, negli anni ‘70 e ‘80, della diocesi di Newcastle, a nord di Sydney. Una diocesi ritenuta al centro di abusi sessuali del clero cattolico in Australia, dove oltre 100 minori subirono violenze da parte di almeno cinque sacerdoti, quattro dei quali sono stati condannati e carcerati a partire dal 1997. Per il quinto accusato il processo si aprirà invece entro fine mese.
Nel programma andato in onda ieri sera, l’emittente ha intervistato alcune delle vittime e dei testimoni, i quali hanno riferito fra l’altro che Wilson, allora sacerdote, negli anni ‘70, abitava nella stessa casa di uno dei cinque preti pedofili, Jim Fletcher, poi morto in prigione nel 2006, e avrebbe almeno dovuto sapere che una delle sue vittime subiva abusi nel suo appartamento. La stessa trasmissione ha sottolineato che nel 1978 Wilson insegnava, fra l’altro, nel collegio St. Pius X, presso Newcastle, che fu teatro di gravi aggressioni sessuali ai danni di ragazzi da parte di un altro insegnate, padre John Denham, che attende questo mese la sentenza definitiva dopo la condanna per 135 reati a carico di 39 vittime. Il programma ha rivelato inoltre dei casi in cui sacerdoti hanno continuato a officiare servizi religiosi anche dopo essere stati trovati colpevoli dalla stessa Chiesa.
Il gruppo di sostegno delle vittime Broken Rites ha chiesto che sia avviata un’inchiesta parlamentare per determinare quali sacerdoti cattolici australiani fossero a conoscenza degli abusi. «È necessaria un’inchiesta presieduta da un giudice o da un giudice a riposo – ha detto il portavoce Bernard Barrett – per arrivare al fondo di tutto questo e riferire al Parlamento».
Pedofilia: l’arcivescovo Wilson accusato di aver coperto gli abusi sessuali dei sacerdoti
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