Pedofilia: Austria, 3 sacerdoti sospesi (ANSA) – BERLINO, 11 MAR – Sospesi per presunti abusi sessuali su ragazzi 3 preti cattolici del monastero di Kremsmuenster, nel distretto di Kirchdorf in Austria. Sollevati dalle loro funzioni sacerdotali, i religiosi avrebbero compiuto negli anni ’80 maltrattamenti nei confronti di alcuni ragazzi della scuola gestita dal monastero. L’abate di Kremsmuenster, Ambros Ebhart ha riferito che uno dei tre sacerdoti, un padre di 75 anni, ha ammesso gli abusi. ‘Un chiarimento su questi casi e’ dovuto’, ha aggiunto.
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Pedofilia/ Austria, in due settimane denunciati 174 casi abusi
di Apcom
Il sistema educativo cattolico in Austria riassunto in “sadismo”
Vienna, 2 apr. (Apcom) – Sono 174 i casi di maltrattamenti o di abusi sessuali all’interno delle istituzioni cattoliche in Austria denunciati nel corso delle ultime due settimane, da quando cioè è stato istituito un numero telefonico speciale a disposizione delle vittime. Lo ha reso noto l’associazione “Piattaforma delle vittime della violenza nella Chiesa”. Il numero è stato chiamato da 150 persone e “siamo venuti a conoscenza di 174 casi”, ha spiegato Holger Eich, psicologo, membro dell’associazione durante una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche una delle vittime. “Ogni giorno ne veniamo a sapere di nuove sui metodi di educazione nelle istituzioni cattoliche in Austria negli anni ’60 e ’70”, ha commentato Eich, prima di aggiungere: “Tutto si può riassumere con una sola parola: sadismo”. Nel 43% dei casi registrati si tratta di violenze fisiche, nel 34% di aggressioni sessuali, nel 23% di violenze morali. Secondo le statistiche dell’associazione il 68% delle vittime sono uomini, come il 74% degli autori delle violenze. Al momento tutte le denunce sono sotto esame e i fatti in corso di verifica. Si valuta anche la possibilità di presentare una denuncia collettiva contro la Chiesa. In Austria, l’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn, ha istituito una commissione d’inchiesta laica e indipendente, presieduta da una donna, Waltraud Klasnic, incaricata di esaminare le diverse denunce. (fonte afp)
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Austria Critiche alla «inquisitrice»: troppo legata al clero, non è adatta
Ha provocato sorpresa, ma anche una serie di critiche la decisione dell’arcivescovo di Vienna Schoenborn di nominare una donna, l’ex governatore della Stiria, Waltraud Klasnic, alla testa di una commissione indipendente sugli abusi sessuali dei preti in Austria. Molti dicono che né preti né politici debbano farne parte e giudicano la Klasnic, del partito popolare Oevp (cattolico), troppo vicina alla Chiesa e inadatta a lavorare in modo indipendente. Scettica l’organizzazione «Wir sind Kirche» (Noi siamo chiesa), mentre la «Laieniniziative» (Iniziativa laica) dà un giudizio positivo. È «il tipico tentativo di mettere la cosa su un binario non pericoloso» ha detto Schermann, parroco ed editore di «Kirche-In»: dalla Klasnic, legatissima alla Chiesa, non ci si può aspettare indipendenza e «deve essere recisamente respinta». Per lui bisognerebbe dare più ascolto alle vittime e cooptare i loro rappresentanti nella commissione.
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