Una corte d’appello americana ha dato luce verde a un uomo che intende portare il Vaticano in giudizio per un caso di pedofilia in Oregon.
Il nono circuito delle Corti d’Appello che ha sede a Portland ha respinto l’istanza dell’avvocato della Santa Sede che aveva chiesto di applicare a Vaticano il Foreign Sovereign Immunity Act nella causa intentata da un uomo di Seattle che sostiene di essere stato molestato, quando era bambino, da un prete morto nel 1992.
Il Foreign Sovereign Immunity Act protegge i governi stranieri dalla giurisdizione americana e già un giudice di Portland in prima istanza aveva dichiarato ammissibile la causa in deroga a questa legge e la Corte d’Appello ha convalidato la decisione argomentando che la Santa Sede ha un controllo sui preti in fatto di trasferimento sufficiente a considerarla responsabile delle azioni di questo prete.
L’azione legale era stata presentata nel 2002. Sostiene che il Vaticano, l’Arcidiocesi di Portland e l’arcidiocesi di Chicago trasferirono il reverendo Andrew Ronan di sede in sede pur sapendo che aveva commesso ripetuti atti di pedofilia. Se come previsto al Santa Sede farà ricorso il caso approderà davanti alla Corte Suprema.